Liguria. “L’unica cosa chiara, ad oggi, è l’istituzione di una nuova figura dirigenziale, con l’aggiunta di nuovi costi per il sistema sanitario regionale. Per il resto è tutto avvolto in una nuvola di fumo, senza alcun elemento per valutare né il merito della riforma, né dove saranno recuperate queste risorse”.
È il giudizio espresso dai membri M5S in Commissione regionale Salute, Andrea Melis e Francesco Battistini, a margine dell’audizione dei sindacati sul DDL 106 sul riordino del Sistema sanitario regionale.
“La verità è che sia le minoranze che i sindacati si muovono al buio – spiega Battistini – Con questi pochi articoli è impossibile capire davvero in quale direzione vogliano andare Toti e Viale. Ancora una volta siamo agli slogan: nessuno può dirsi contro una maggiore integrazione tra ospedali e territorio. Ma, dietro le mere intenzioni, la sensazione è che ci sia ben poca sostanza, a parte istituire nuove figure e nuove poltrone di cui davvero la Liguria non sente il bisogno”.
Sulla stessa linea il consigliere Melis: “Prima viene approvata Alisa, ora si cerca di introdurre nuove figure di direttori socio-sanitari, mentre sono in vista, per bocca dello stesso assessore Viale, interventi sui distretti e sul testo unico di riordino – osserva il portavoce M5S – Stiamo procedendo all’inverso, senza una vera visione organica di queste misure e continuando a girare intorno al vero nocciolo della questione: il decreto ex Balduzzi, su cui si gioca l’assetto effettivo della rete assistenziale e ospedaliera della nostra regione. Finché non sarà sciolto quest’ultimo, decisivo, nodo, ci ritroviamo a commentare aria fritta. L’unica cosa chiara è l’introduzione di nuove poltrone, nuove figure e quindi nuovi costi, a fronte di benefici sino a questo momento inesistenti per la sanità ligure”.