Magliolo. Il giallo di Luca Catania, il carabiniere scomparso venerdì a Magliolo si aggiunge ad altre tre sparizioni misteriose che riguardano il ponente.
Sei anni fa, era il 22 marzo 2010 da località Carpe, lungo la provinciale che collega l’Alta Val Bormida alla Riviera, sparì Luca Salvatico, infermiere di Murialdo. Un automobilista di passaggio vide una Toyota Yaris grigia abbandonata in uno spiazzo di terra battuta, inclinata sul lato destro, con il finestrino del guidatore aperto. Il motore spento, il quadro elettrico acceso, la marcia inserita. Nell’abitacolo c’erano ancora i documenti, due cellulari, le sigarette con l’accendino. Ma soprattutto, sul lunotto anteriore, un ventaglio di macchioline di sangue, che raggiungevano anche lo specchietto retrovisore, il cruscotto e il finestrino lato passeggero. Quel sangue, dimostrarono le analisi, così come l’auto abbandonata, erano di Luca Salvatico che era partito da casa, quella mattina, alle 4,45, per raggiungere il posto di lavoro, all’ospedale di Pietra Ligure, ma era poi svanito nel nulla.
Il 2 febbraio 2014 dai boschi di Vendone, alle spalle di Albenga, sparisce Frigentina Del Rosario Picariello. Solo due mesi fa una svolta nelle indagini: piccoli frammenti ossei “di natura da definire” sono stati scoperti dai carabinieri nei boschi della zona in un’area battuta con i cani specializzati nell’individuazione dei cadaveri. Forse è la svolta di un giallo, sul quale sono state avanzate varie ipotesi e si è passati da quelle iniziali di un allontanamento volontario da casa da parte della donna o di una disgrazia (la morte nel bosco in seguito a un malore) a quella su cui ora invece indaga con decisione la Procura e cioè che Frigentina sia stata uccisa e che vede al momento sospettato il compagno Bruno Berton iscritto sul registro degli indagati con le accuse di omicidio volontario e soppressione di cadavere.
Pochi giorni dopo, il 21 febbraio 2014, sparì da Laigueglia Marisa Comessatti. In una mattina come tante in cui era attesa a Garlenda, a casa della figlia Lara, per badare ai nipotini. Due anni di indagini cadute nel vuoto e di ipotesi di una doppia vita che non hanno però mai trovato riscontro in modo inequivocabile nella realtà. Il destino della pensionata è rimasto sospeso in un mare di dubbi.