Magliolo. Sono riprese questa mattina all’alba le ricerche di Luca Catania, il carabiniere di 46 anni svanito nel nulla da venerdì scorso dalla sua abitazione di Magliolo, nell’entroterra pietrese. Fanno parte delle squadre di ricerca i vigili del fuoco con le loro tre unità cinofile, quindi i tecnici del soccorso alpino, i colleghi carabinieri e i volontari della Protezione civile.
Già nella mattinata di ieri e fino al tardo pomeriggio i soccorritori hanno setacciato tutta la zona, compresa la fitta area boschiva che dalla casa del militare arrivano fino alla vasca dell’acquedotto, al confine con il comune di Tovo San Giacomo. Tuttavia l’unica piccola traccia fiutata dai cani si interrompe lungo il tragitto e poi più nulla. L’unità di crisi attivata per le persone scomparse, composta anche dalla Croce Rossa è rimasta sul posto per tutta la notte.
Oggi, tra l’altro, per non intralciare le ricerche, è stata annullata anche l’escursione nell’antica via del Ferro a Tovo San Giacomo, una zona che sarà interessata dall’azione di vigili del fuoco, soccorso alpino e volontari impegnati per ritrovare il carabiniere.
Inspiegabili al momento le ragioni della sparizione del carabiniere in servizio alla stazione dell’Arma di Finale Ligure dal 2000, consigliere comunale ed ex assessore. L’uomo si è allontanato da casa spiegando alla moglie di dover frequentare un corso, mentre aveva telefonato in caserma dandosi malato. Inoltre sembra essere scomparsa la pistola del militare, che non è stata trovata né in casa né in ufficio. Difficile dcapire cosa possa essere successo al carabiniere e spiegare il motivo del suo allontanamento: non vi sarebbe alcun problema personale o economico e neppure problemi di salute, una vita tranquilla e normale. L’unica certezza è che è uscito di casa inserendo l’allarme alle 8.38 del mattino: poi, il buio. E con il passare delle ore crescono l’ansia e la preoccupazione di familiari e amici sulla sua sorte.