Situazione critica

Polizia di Frontiera, l’allarme di Silp Cgil: “Impossibile far fronte alla crescita del porto con questi numeri”

"Spesso - rivela il sindacato - non ci sono nemmeno 5 poliziotti per 1000 passeggeri"

polizia frontiera

Savona. “La Polizia di Frontiera è ‘in alto mare’, il porto di Savona allo sbando”. Lo denuncia Luigi Sanguinetti, segretario provinciale di Silp Cgil.

La situazione della Polizia di Frontiera è ormai dibattuta da tempo. Il personale, denunciano i sindacati, è insufficiente nonostante il porto di Savona sia in continua crescita ed espansione. Ed il problema, spiegano, è destinato ad acuirsi ulteriormente nel prossimo futuro.

“Ormai i segnali ci sono tutti e pure evidenti – spiega Sanguinetti – Il Porto di Savona-Vado Ligure si appresta a fare il salto di qualità: entro breve avremo il nuovo terminal Maersk, prima compagnia commerciale al mondo. Gli accordi ufficializzati questi giorni con i cinesi del colosso Cosco e del porto di Qingdao lasciano ben pochi dubbi. La recente inaugurazione della nuova linea Savona- Barcellona-Tangeri, con la Grimaldi Lines che vede luccicare oro nell’aver scommesso, e vinto, su questa rotta con il Marocco più vicino a Savona. Anche qui i numeri fugano i dubbi: neppure due settimane e già superano il migliaio. Poi la Costa Crociere. In questo caso di numeri non ce n’è bisogno, sono da record. In ultimo le parole del professor Victor Uckmar: ‘Bisogna accelerare sulle grandi opere e legarsi a Tangeri'”.

“Se da una parte il Porto è ormai catapultato in un contesto internazionale, dall’altra però non possiamo dire la stessa cosa della Polizia di Frontiera”, denuncia quindi il sindacato. I numeri sono drammatici: “Spesso non ci sono neppure cinque poliziotti per più di mille passeggeri – rivela Sanguinetti – Impossibile fronteggiare la mole di lavoro con i dati che avete letto. Ci sono poliziotti che lavorano oltre dieci ore al giorno per garantire una sicurezza che, umanamente, presto non sarà più possibile assicurare se non arriveranno rinforzi”.

“Il SILP lo aveva già chiesto a gran voce ma, come ci suggerisce un noto adagio: non c’è peggior sordo di chi non voglia sentire – conclude il segretario provinciale – Il Porto di Savona è troppo importante per la città e la sicurezza viene prima di tutto”.

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