Varazze. Quello appena trascorso in Liguria da 500 orientisti accorsi da ogni angolo d’Italia sarà ricordato sicuramente come un week-end epico per lo “lo sport dei boschi”.
L’assegnazione del primo storico titolo italiano di staffetta Sprint relay, una formula spettacolare cittadina voluta dalla Federazione Internazionale (IOF) che va nella direzione del sogno Olimpico, l’ultima gara nazionale per la squadra della Forestale che a breve confluirà nell’Arma dei Carabinieri e il meteo davvero per atleti con A maiuscola di domenica ai 1287 metri del monte Beigua: ecco la ricetta dell’orienteering nel Savonese.
Venendo ai risultati, si è verificato quello che da qualche tempo va in scena nei boschi di tutta Italia: una linea verde con potenzialità infinite, ma ancora alcuni guizzi della “vecchia guardia”.
Il nuovo che avanza si chiama Mattia De Bertolis da Primiero: il ragazzo classe 1996, componente stabile della nazionale juniores, sabato con una prima frazione magistrale ha lanciato verso la vittoria i compagni di squadra, componenti della nazionale assoluta, Nicole Scalet e Giacomo Zagonel.
Domenica si è piazzato secondo nella prestigiosa categoria Elite, dietro solo a un vecchio leone come Alessio Tenani, simbolo di una Forestale che ha dato il massimo fino in fondo. L’atleta bolognese popolare in Liguria, soprattutto per il secondo posto nella “5 giorni degli Appennini” in val Trebbia 2013, dietro solo all’allora campione del mondo sprint, il finlandese Marten Boestrom.
Il forestale, insieme ai compagni Daniele Pagliari e Laura Scaravonati, quest’ultima grandissima specialista a livello mondiale della versione in mountain bike, sabato ha colto un terzo posto di staffetta subito dietro ad un granitico CUS Bologna, anch’esso molto azzurro con i tre nazionali Michele Caraglio, Michela Guizzardi, Marco Seppi.
In campo femminile il nuovo che avanza si chiama Irene Pozzebon (1995), la portacolori della Polisportiva Besanese (MB), società campione d’Italia lo scorso anno, ha colto un prestigioso terzo posto domenica, alle spalle della inossidabile Christine Kirchlechner (SC Meran) e Nicole Scalet (US Primiero); mentre sabato non le è riuscita l’impresa ed ha portato la propria staffetta ad un comunque ottimo 4° posto.
La leonessa al femminile, la dottoressa di Merano, Christine Kirhlechner (1980) tornata a livelli mondiali dopo la gravidanza, sabato si è andata a vincere il titolo Master insieme a Simone Grassi ed al marito, Ingemar Neuhauser.
In campo giovanile i soliti vivai hanno prodotto ancora una volta i loro frutti: vittoria della Polisportiva Masi di Casalecchio di Reno (BO), davanti ad Atletica Interflumina di Casalmaggiore (CR) ed infine il Gronlait di Folgaria (TN).
L’evento, molto complesso per la macchina organizzativa, anche per le condizioni meteo, è riuscito alla perfezione grazie alla collaborazione di tantissime Istituzioni, Associazioni o singoli cittadini ai quali va il sentito ringraziamento di F.I.S.O. Liguria.