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Liguria, in calo le imprese dell’industria alimentare: stabile la provincia di Savona

E' la fotografia di Anticimex, azienda specializzata nel Pest Management e nei servizi di igiene ambientale

Pasta Industria Alimentare

Liguria. Nel terzo trimestre del 2016 sono 1.736, in Liguria, le imprese dell’industria alimentare attive, pari al 3 per cento del totale nazionale, un dato leggermente in calo (-0,6 per cento) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nella regione il numero più alto si registra nella provincia di Genova, con 927 imprese (+0,1 per cento). Seguono Savona con 361 (0 per cento), Imperia con 247 (-5 per cento) e La Spezia con 228 (+0,4 per cento).

Questa la fotografia di Anticimex, azienda specializzata nel Pest Management e nei servizi di igiene ambientale, elaborata su base dati InfoCamere-Movimprese in occasione della partecipazione a Cibus Tec (25-28 ottobre, Parma).

L’industria alimentare è un settore strategico per il nostro Paese, ma per tutelare la salute dei consumatori richiede un’attenzione particolare sul tema della sicurezza e dell’igiene, e in particolare sul reale rischio rappresentato dagli infestanti.

Come si pone l’industria alimentare su questo fronte? Anticimex ha analizzato i propri dati a livello nazionale nei primi nove mesi del 2016 e ad emergere è come l’attenzione delle imprese stia crescendo, con un aumento del +12 per cento degli interventi di lotta agli infestanti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gli interventi più diffusi sono quelli per il controllo e il monitoraggio di insetti striscianti, roditori e ditteri. Seguono, invece, le attività per combattere e controllare gli infestanti specifici, correlati ad un prodotto o materia prima, come ad esempio il punteruolo del grano che attacca la farina, e quelli occasionali.

“A rendere le imprese più sensibili ai controlli ha giocato un ruolo chiave la parte normativa – afferma Valeria Paradiso, responsabile tecnico di Anticimex Italia – che nel corso degli anni ha posto alle imprese paletti sempre più stringenti per tutelare i consumatori, come ad esempio l’uso di prodotti chimici. Inoltre, le aziende sono obbligate ad adottare un piano di autocontrollo che mira ad identificare ed analizzare i rischi possibili durante la produzione di un alimento, tra cui la presenza di infestanti, a definire i mezzi necessari per neutralizzarli e ad assicurare che questi mezzi siano messi in atto in modo efficiente ed efficace. Obiettivi raggiungibili anche grazie agli investimenti nelle tecnologie innovative.”

Nell’ambito nelle nuove tecnologie, oggi è possibile intervenire con sistemi che permettono di ridurre l’utilizzo di prodotti chimici e al contempo di rispettare l’ambiente circostante: nei primi nove mesi del 2016, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, le richieste per questo tipo di servizi sono quasi raddoppiate (+93 per cento).

Per questo Anticimex ha sviluppato sistemi all’avanguardia che prevedono il monitoraggio elettronico, attraverso la tecnologia smart, che comunica dati in tempo reale sulla presenza di roditori, e programmabili, come Techfog, un dispositivo ad aria compressa per il controllo degli insetti infestanti e la sanificazione degli ambienti.

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