Una importante risorsa turistica e naturalistica che torna a completa disposizione del pubblico e dei visitatori. Stiamo parlando dell’antica Via del Ferro a Tovo San Giacomo, recentemente ripulita dai volontari e della locale Pro Loco e pronta a tornare ad ospitare visite ed escursioni, nell’ambito di un complesso progetto di valorizzazione dei sentieri boschivi della Val Maremola, valorizzando e promuovendo percorsi a piedi e in bicicletta, con l’obiettivo di creare una nuova mappa dei sentieri.
Il ripristino è avvenuto dopo un lungo periodo di degrado e abbandono. La Via del Ferro, oltre ad essere un percorso naturalistico riconosciuto dal CAI, rimanda ai tempi antichi e rappresenta una memoria storica per il paese della Val Maremola: veniva utilizzata per trasportare il ferro da Pietra Ligure alle Ferriere di Isallo per la lavorazione, utilizzando come mezzo di trasporto esclusivamente i muli. Lungo il sentiero, infatti, sono ancora presenti in alcuni tratti le antiche lastre di pietra che ricoprivano il manto stradale della Via del Ferro.
Per domenica 9 ottobre, l’Associazione Culturale Entroterra Onlus organizza, in collaborazione col Comune e la Pro Loco di Tovo San Giacomo, un’escursione sull’antica via del ferro. Ritrovo: alle ore 9:30 a Tovo San Giacomo, presso salone delle feste, Via Giovanni Battista Accame (L’escursione non richiede prenotazione e avrà un costo di € 5,00, gratis per ragazzi sotto i 14 anni. Si raccomanda di indossare un abbigliamento con scarpe adeguate e di portare bevande e colazione al sacco. In caso di maltempo l’escursione verrà rinviata ad altra data).
Ecco il percorso: Resti di questo storico ed importante percorso si notano negli antichi ponti a Magliolo e ad Isallo e nel selciato, ancora ben conservato, lungo il tratto che va dalla località Montà al ponte Lovera sul torrente.
Da Pietra Ligure, percorrendo l’attuale via Nazario Sauro, si giungeva a Tovo. Lungo questo percorso e’ ancora esistente, nei pressi dell’incrocio con via Piani, un’edicola votiva dedicata alla Madonna, presso la quale i mulattieri si fermavano per una preghiera, prima di continuare il viaggio; per questo e’ ancora chiamata “a Madonna du fêru”.
Da Tovo, attraversato il torrente Maremola, si passava in prossimita’ della Borgata Bringhiera (allora sotto il comune di Giustenice).
Costeggiando la riva destra del torrente, si giungeva a Magliolo, per un ponte a schiena d’asino, tuttora esistente. Attraversavano la borgata “Staricchi”, circondavano la collina, dove sorge il Santuario dei Ss. Cosma e Damiano, da qui scendevano verso il Rio Grosso.
Dopo una decina di metri la Via del ferro viene interrotta da una recente strada sterrata, che impedisce di individuare l’ultimo tratto del sentiero e per questo si deve giungere a Isallo seguendo la strada asfaltata.