Savona. Un’ora e mezza per percorrere poco più di 25 chilometri. A rallentare il viaggio di un pendolare savonese, stavolta, non c’entrano ingorghi, code o cantieri, ma semplicemente è bastato perdere una “coincidenza” tra due bus.
A raccontarci la “storia di un giorno di ordinario (DIS)servizio di trasporto pubblico” (così come l’ha definita lui stesso), è un nostro lettore di Savona, R.S., che ieri, a causa dello sciopero dei treni, aveva optato per spostarsi in autobus da Savona a Pietra Ligure (sulla linea 040/ Savona Finalborgo e su quella 040 Finale Andora).
Un viaggio che però si è trasformato in una vera e propria odissea come racconta R.S.: “Sono partito da Savona alle 16:25 e arrivato a Finalborgo alle 17:06 (l’arrivo al capolinea della corriera secondo le tabelle orarie di Tpl è previsto alle 16,57, ndr), ma appena sono sceso dal bus ho scoperto che la coincidenza delle 17:07 per Andora era già partita”. Peccato che il successivo mezzo per Andora fosse alle 17:37: “Alla fine, tra un ritardo e l’altro, sono arrivato a Pietra Ligure alle 17:50! Quasi un’ora e mezza per poco più di 25 chilometri”.
Secondo R.S., tra l’altro, situazioni simili non sarebbero isolate: “A detta di numerosi utenti che utilizzano l’autobus abitualmente – racconta -, capita spesso che saltino le ‘coincidenze’. Nella maggior parte dei casi, quando succede, scadono i 150 minuti del biglietto e l’utente è costretto a timbrarne un altro per arrivare a destinazione”.
“Ho parlato con un autista che mi ha spiegato come le coincidenze non siano più garantite. Quello che è accaduto a me oggi quindi può capitare abitualmente” aggiunge R.S. che conclude: “E’ assurdo, la provincia di Savona è così spezzata in due, come se fossero provincie diverse. Ha senso tutto questo?”.