Albenga. Esche avvelenate sul lungomare tra Albenga e Ceriale. Le hanno trovate alcuni padroni di cani mentre li portavano a passeggio. Due animali, intossicati, addirittura sono stati portati dal veterinario per essere visitati. I sintomi manifestati dai cani dopo l’ingestione del boccone di carne (spasmi muscolari, contrazioni e convulsioni), farebbero ritenere che le esche fossero state impregnate di metaldeide, una sostanza utilizzata come componente principale nei lumachicidi.
Come non si può escludere che i cani siano stati avvelenati dal methamidophos, un potente acaricida che agisce per contatto ed ingestione e viene assorbito rapidamente attraverso stomaco, polmoni e pelle. L’impiego di questa sostanza si sta diffondendo fra le persone irresponsabili che confezionano esche letali trovate nelle settimane scorse anche nei pressi di via Nino Bixio ad Alassio.
Situazione che però ora si è ripetuta anche al confine tra le due località della piana di Albenga, ma alcuni proprietari hanno segnalato che bocconi sospetti sono stati piazzati anche lungo la strada che da Villanova conduce a Caso, alle spalle di Alassio. Nessuno intende fare inutile allarmismo, ma la rabbia è tanta. La domanda alla base di queste barbarie resta sempre la stessa: perché? Inutile trovare una risposta, l’unico cosa da fare è tenere gli occhi aperti e il muso dei cani sollevato dal terreno.