Roccavignale. Ci sono voluti solo un paio di giorni alla fine il cerchio si è stretto e si è arrivati ad identificare l’anonimo che aveva imbrattato una scritta storica a metà del paese di Roccavignale con gavettoni riempiti di vernice. “E’ un simpatizzante del Partito Comunista dei Lavoratori di Cairo Montenotte. Mi ha anche minacciato e per questo motivo – spiega il sindaco Amedeo Fracchia – ho provveduto a denunciare l’accaduto ai carabinieri e alla polizia municipale”.
Tutto nasce da una scritta che risale all’epoca fascista scritta sul muro di un’abitazione privata in località Case Rosse. “E’ l’aratro che traccia il solco ma è la spada che lo difende”. “Su sollecitazione di alcuni cittadini e appoggiata dal Comune si era deciso di sistemare quella frase che per decenni era rimasta come ricordo del passato. Un ricordo storico, insomma”.
Qualcuno, in due momenti diversi, ha deciso di imbrattare quella scritta lanciando dei palloncini pieni di vernice. L’autore ha trascorso solo qualche giorno nel più totale anonimato, un paio di testimoni si sono annotati i numeri di targa di un furgone elemento essenziale per risalire al proprietario. “E’ stato identificato – sottolinea il sindaco – e abbiamo già proceduto con gli atti dovuti a segnalarlo. Spiace comunque vedere che nel XXI secolo si pensi di cambiare la storia cancellandola. Nella lettera che oggi ho mandato alla Prefettura ho sottolineato che “la democrazia è anche sapere difendere le idee e i diritti di tutti anche se a volte non condivisi”.. Io a questa frase ci credo fermamente e farò di tutto per attuare questo principio”.