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Il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia all’assemblea annuale dell’Unione Industriali di Savona

L’assemblea si terrà domani alle 14.30 nella Sala della Sibilla al Priamar

vincenzo boccia

Savona. Sarà Savona ad ospitare la prima uscita ufficiale in Liguria di Vincenzo Boccia, 52enne imprenditore tipografo e Ad di “Ati Grafiche Boccia” che dallo scorso maggio è presidente di Confindustria. Svolta.net, quotidiano online di Unione Industriali di Savona, ha anticipato i temi del suo intervento, in programma in occasione dell’annuale assemblea pubblica dell’Uisv in programma domani martedì 27 settembre. L’appuntamento sarà trasmesso in streaming da IVG.it.

Il traguardo dei cento giorni alla guida di Confindustria è stato superato. Un’avventura come aveva immaginato?

“Per l’entusiasmo senz’altro sì. E anche per l’impegno e la responsabilità. In questi primi mesi abbiamo girato in lungo e in largo il Paese, visitando aziende, territori, incontrando imprenditori e lavoratori. Abbiamo partecipato a tantissime assemblee e incontri presso le nostre associazioni territoriali e di categoria e molti altri appuntamenti sono già in calendario. Si tratta di occasioni di confronto e condivisione importanti che rafforzano il nostro essere e fare sistema anche sul territorio. Rappresentiamo gli imprenditori italiani che sono, lo ribadisco sempre, i migliori al mondo. Protagonisti ogni giorno di innovazioni nei prodotti, nei processi, nelle relazioni. Grazie al lavoro che si compie nelle nostre aziende, l’Italia rimane tra le grandi economie del mondo. Qualcuno si chiede dove saremmo se riuscissimo a rimuovere quel deficit di competitività che purtroppo ancora scontiamo. Penso a un costo dell’energia superiore del 30% rispetto ai nostri competitori, un global tax rate più alto del 20%, un divario di costo del lavoro rispetto alla sola Germania che aumenta ogni anno. Noi ce lo chiediamo tutti i giorni, con un sentimento misto di orgoglio e collera. Orgoglio, perché abbiamo la consapevolezza di essere il secondo paese manifatturiero in Europa. Collera perché siamo secondi, pur sapendo di avere tutti i numeri per essere primi”.

Tra i fronti caldi dell’inverno c’è certamente la legge di Stabilità. Quali sono le vostre aspettative?

“Partiamo da un dato di fatto, le risorse sono poche come la crescita. Per questo riteniamo che si dovrebbero mettere in campo non politiche della domanda, ma politiche dell’offerta e in più selettive. Serve stabilire quali sono le vere urgenze da affrontare e agire nell’interesse generale del Paese, procedendo per priorità. A inizio settembre l’Istat ha confermato una crescita zero nel secondo trimestre, anche il Centro Studi Confindustria ha rivisto le sue previsioni sul Pil. I dati sottolineano ancora una volta la necessità vitale di rimettere in moto il Paese e se vogliamo sostenere la domanda e far ripartire gli investimenti allora l’unica via è quella di puntare sulle imprese. Nessuno può più permettersi richieste a tutto campo, dunque, abbiamo responsabilmente scelto un approccio diverso. Questa deve essere la stagione della consapevolezza e della corresponsabilità. Non abbiamo alternative”.

A proposito di corresponsabilità, il primo settembre avete firmato con tutti i sindacati un documento comune su ammortizzatori e crisi.

“Un segnale che si muove in quella logica di dialogo su obiettivi comuni fin dal primo incontro nostro riferimento come metodo di lavoro. Adesso si aprono altri fronti delicati sui quali dobbiamo proseguire il confronto. Ma quelle contenute nel documento firmato a settembre, e consegnate al Governo, sono proposte concrete per dare una risposta responsabile che superi le logiche emergenziali e offra una visione organica della questione industriale italiana per affrontare al meglio la situazione congiunturale che stiamo vivendo e governare con più efficacia i processi di transizione industriale. Il documento propone un modello innovativo di gestione delle crisi e delle ristrutturazioni aziendali che mette al centro la ricollocazione dei lavoratori, assegnando alle parti sociali, attraverso la contrattazione, un ruolo attivo e di grande responsabilità”.

Savona mette al centro della sua Assemblea il lavoro. “Capaci di conquistarci il futuro” è il titolo della giornata. Sarà possibile?

“Il nostro è un Paese che ha sempre avuto la straordinaria capacità di navigare anche con il mare grosso. Abbiamo imprese che in questi anni di crisi hanno dimostrato di saper reagire, ripensarsi, innovare, guardare oltre le criticità, cogliere nuove opportunità. Il coraggio non ci manca e sicuramente possiamo fare leva su competenze e capacità. George Bernard Shaw diceva che le persone immaginano quello che vogliono, poi vogliono quello che immaginano, alla fine creano quello che vogliono. Noi immaginiamo e vogliamo un’Italia migliore, quel paese che si meritano i nostri cittadini e le nostre imprese. Noi abbiamo tutte le intenzioni di contribuire a creare questo Paese”.

L’assemblea generale dell’Unione degli Industriali della provincia di Savona si terrà domani alle 14.30 nella Sala della Sibilla, all’interno del complesso monumentale della Fortezza del Priamar a Savona. Sarà un’occasione per fare il punto sullo stato dell’economia italiana e del territorio con la presenza di ospiti d’eccezione.

“Una giornata dedicata al lavoro e al coraggio di fare impresa, in Italia e in Liguria – anticipa a Svolta.net Elio Guglielmelli, presidente dell’Unione Industriali di Savona – Il lavoro è la vera emergenza di questo territorio. Abbiamo l’urgenza di ritornare attrattivi per gli investimenti che possono produrre reddito e occupazione. Servono risposte rapide per gli imprenditori che intendono avviare nuove iniziative, meno burocrazia a ogni livello, più formazione per creare professionalità che rispondano veramente alle esigenze delle imprese. È solo l’impresa che può creare lavoro e il ruolo della politica è favorirne l’attività per rimettere in moto il paese e il nostro territorio. Noi siamo corresponsabili nell’innovare, metterci in gioco, investire, creare nuove opportunità, ma dobbiamo essere messi in grado di competere ad armi pari”.

Il programma della giornata prevede la registrazione dei partecipanti alle 14.30, con apertura dei lavori alle 15. L’assemblea prenderà il via con i saluti di Ilaria Caprioglio, sindaco di Savona, cui seguirà l’intervento di Elio Guglielmelli, Presidente dell’Unione Industriali di Savona. La parola passerà quindi a Luca Paolazzi, direttore del Centro Studi di Confindustria, per “Uno scenario economico di grande incertezza”. Successivamente, il confronto “Capaci di crescere insieme nell’instabilità”, cui parteciperanno Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, Antonella Mansi, vice presidente di Confindustria, Luciano Pasquale, presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria Imperia La Spezia Savona e lo stesso Elio Guglielmelli.

A concludere la giornata sarà l’intervento di Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria.

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