Villanova d’Albenga. Emergono nuovi clamorosi particolari nella vicenda del “Piper Pa-32 Saratoga” partito dall’aeroporto di Villanova d’Albenga e caduto giovedì scorso a Ishem, paese poco più a nord di Durazzo in Albania. Secondo fonti investigative quello nel paese dell’aquila a due teste non era un viaggio di piacere ma qualcosa di più.
Guido Andrea Guidi, 68 anni, imprenditore milanese, già arrestato una decina di anni fa per un incidente aereo di tre anni prima, giovedì alle 9.30, insomma, non sarebbe atterrato per caso su quella striscia di terra battuta, in una zona che solitamente viene usata dai cosiddetti “narcos dei cieli”. Lui ha raccontato agli inquirenti di essere stato costretto ad effettuare un atterraggio di fortuna.
Gli inquirenti tengono le bocche cucite, ma quel che è certo è che stanno cercando di ricostruire tutte le fasi di questo viaggio avventuroso finito in un paesino a trenta chilometri da Tirana. Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, Guidi, socio da tre anni dell’Aero Club di Savona e della Riviera di Ponente, sarebbe stato reclutato da un’organizzazione criminale versandogli 20 mila euro, per portare in Italia il carico di droga. Ma non vi sono conferme ufficiali.
Sono in attesa di ricevere notizie ufficiali anche gli uffici dell’Aero Club all’aeroporto Panero di Villanova. A tutt’oggi non è arrivata alcuna comunicazione sull’incidente aereo di giovedì che ha coinvolto un loro aereo del valore di mezzo milione di euro. “Quello che possiamo dire è che il nostro Piper era decollato mercoledì scorso e avrebbe dovuto fare rientro venerdì pomeriggio dopo aver fatto scalo a Cremona, Fano e Castel del Monte, in Puglia – racconta Mauro Zunino, presidente del sodalizio – E invece è successo quello che abbiamo appreso dai giornali e visto alla tv. A tutt’oggi nessuno ci ha fornito alcuna notizia né la polizia né l’Ambasciata. Una cosa è certa: quell’aereo che ci era stato donato da Sergio Borea lo vorremmo indietro anche perché quando è decollato mercoledì scorso era in perfette condizioni: in regola con tutti i piani di manutenzione e di controllo. Aveva 800 ore di volo e ancora negli ultimi giorni era stato utilizzato senza alcun problema”.
Dei presunti traffici illeciti in cui è rimasto coinvolto il pilota milanese l’Aero Club è invece assolutamente all’oscuro così come la direzione dell’Aeroporto Clemente Panero dal quale era decollato l’aereo da turismo con a bordo solo l’imprenditore milanese. Nei piani di volo, tra l’altro, non vi sono tracce di richiesta di “sconfinamenti” verso l’Albania. Il volo su Ishem, dunque, non era stato autorizzato.