Villanova d’Albenga. E’ stato convocato per lunedì alle 11 al Palazzo del Governo di piazza Saffi a Savona un nuovo vertice tra i delegati sindacali dei lavoratori della Piaggio Aerospace di Villanova d’Albenga e il prefetto Giorgio Manari. Un analogo vertice è stato convocato presso la prefettura di Genova per le 10.30 dello stesso giorno.
Al momento non è dato sapere quali saranno i contenuti dell’incontro, ma è altamente probabile che il prefetto comunichi ai rappresentanti dei “piaggisti” la data del tavolo al ministero per lo sviluppo economico, la cui convocazione è stata al centro del presidio organizzato sotto la prefettura all’inizio della settimana
Come noto, l’azienda ha aperto la procedura di mobilità per 132 dipendenti, 89 su Genova e 43 sullo stabilimento di Villanova d’Albenga, ovvero le maestranze attualmente in cassa integrazione. La mossa ha preso in contropiede lavoratori e sindacati: nei mesi scorsi, infatti, l’ex Ad Logli aveva annunciato che nessuna decisione circa il futuro dei dipendenti sarebbe stata presa fino al 22 settembre, giorno in cui originariamente si sarebbe dovuto tenere l’incontro al Mise.
La protesta è scattata praticamente subito: dopo lo sciopero in fabbrica, mercoledì mattina i lavoratori hanno manifestato per le strade di Savona e si sono riuniti sotto la prefettura. Sindacati ed Rsu aziendale hanno poi chiesto al Prefetto che venisse fissata una data per un nuovo vertice in sede governativa e avere chiarimenti rispetto agli impegni presi nei precedenti incontri, così come sulle prospettive industriali e occupazionali.
“Serve una risposta forte da parte della politica, su Piaggio come sulle altre vertenze aperte in questo territorio. Per Piaggio c’è una cassa integrazione aperta, della durata di 14 mesi, e la situazione è di massima incertezza. Bisogna aggiornare il tavolo governativo, prima possibile, anche perché i segnali che sono arrivati dimostrano che siamo di fronte ad una azienda schizofrenica”, ha detto il segretario provinciale della Fiom Andrea Mandraccia.
“Ora come il sindacato anche gli altri dovranno prendersi le loro responsabilità e lavorare per una soluzione positiva della vertenza, il nostro strumento di azione è la lotta e la contrattazione, con l’obiettivo di salvaguardare occupazione e produzioni industriali”, ha fatto eco il segretario provinciale della Cgil Giulia Stella.
“Quella dell’azienda è una decisione unilaterale non compresa: le giustificazioni fornite sulla mobilità sono assurde e senza senso, oltre ad essere contrarie rispetto agli impegni presi”, sottolineava Gianni Mazziotta della Uilm.