Vado Ligure. Era la commessa decisiva e fondamentale per garantire futuro e stabilità al sito Bombardier di Vado Ligure, sia da un punto di vista industriale che occupazionale, ma la gara d’appalto per i nuovi treni regionali è stata persa e da lì è iniziata l’escalation negativa per lo stabilimento vadese, ancora alle prese con una vertenza sindacale aperta e dai contorni ancora tutti da definire.
Una gara di dimensioni mai viste, da 4,5 miliardi di euro, lanciata da Trenitalia per la realizzazione nuovi treni dei pendolari, mezzi di ultima generazione per il trasporto ferroviario locale: maggiori spazi, climatizzazione, aree per le biciclette e perfino per i portasci, oltre a postazioni per lavorare al computer. Obiettivo: dire addio ai “viaggi della speranza”, ai “carri-bestiame” che spesso hanno fatto infuriare pendolari e utenti, costretti a viaggiare in pessime condizioni.
Tra le novità dell’appalto anche la possibilità di costruire treni configurati su misura, in base alle richieste: dai sedili, agli spazi, con macchine automatiche per la vendita di bevande o prodotti di consumo.
L’appalto, che prevede 50 treni regionali, è stato vinto da Alstom (treni Coradia Meridian) e dall’Hitachi (treni Caravaggio), che ha rilevato l’Ansaldo Breda e Sts. I nuovi treni saranno in funzione dal 2019 partendo dall’Emilia Romagna che ha firmato per il primo lotto di 86 treni (47 di Alstom e 39 di Hitachi). I nuovi treni del trasporto regionale sono stati presentati all’Innotrans di Berlino.
Per Trenitalia una gara d’appalto che porterà la qualità del trasporto regionale su standard europei e internazionali, forse anche maggiori. E sul trasporto regionale punterà la stessa Trenitalia anche per il suo debutto in Borsa (che avverrà il prossimo 28 settembre).
Quanto ai contratti con le Regioni per il servizio di trasporto regionale, dopo l’Emilia Romagna, si stanno muovendo anche Toscana, Lazio, Veneto e Liguria. E se il possibile risvolto della medaglia potrebbe essere un aumento del costo del biglietto e della tariffazione per l’utenza ecco che già si pensa ai treni ecologici, ad esempio il nuovo iLint a idrogeno prodotto da Alstom: alla gara per i 50 treni diesel ha partecipato infatti un solo concorrente, Stadler, ma l’appalto non è stato ancora assegnato.
Insomma per il trasporto ferroviario su rotaia un vera rivoluzione per l’Italia e probabilmente per la Liguria da qui ai prossimi anni, una svolta epocale dalla quale, però, la produzione della Bombardier di Vado Ligure è rimasta fuori e perdendo un appalto così importante (con l’azienda che puntava a nuovi treni a trazione distribuita, ad esempio), ecco che si è concretizzata un’altra tegola per l’industria savonese e per uno dei suoi settori di eccellenza, con gravi ripercussioni occupazionali e sulle stesse prospettive di mantenimento del sito vadese.