La musica è cultura!

Movida, niente musica al “Garitta”: battaglia legale dello storico locale albissolese

Un esposto ha "bloccato" le serate musicali, ma l'organizzazione non si dà per vinta

pozzo garitta albissola

Albissola M. Cita anche il grande filosofo Nietzche l’organizzazione del “Garitta” di Albissola Marina nella polemica aperta con il Comune per lo stop imposto alla musica nel locale: “…La vita senza la musica sarebbe un errore…”.

Lo storico locale albissolese, che negli anni è stato il centro della movida e che ha visto ospitare personaggi del calibro di Fabrizio De André e Paolo Villaggio, è stato “vittima” di un esposto arrivato nell’aprile del 2015 che ha portato l’amministrazione comunale ad elaborare un regolamento parecchio restrittivo che prevede provvedimenti in caso di superamento di venti eventi annui (20 serate musicali su 365 giorni), con il locale che aveva organizzato almeno due serate a settimana sullo stile dell’american bar con live music (fino a mezzanotte).

“Anziché disporre un minimo di eventi annui, qui si ragiona al contrario: c’è una limitazione massima. La “movida” viene regolamentata sullo stesso piano della cultura. La musica, quale espressione di cultura, va accettata e gestita in maniera competente, non applicando regolamenti obsoleti e “di comodo” afferma Giorgio Cazzante, responsabile dell’organizzazione.

“Fortunatamente e anche senza musica, il locale storico di Albissola lavora e funziona.
Continueremo a batterci per far si che questa “legale ingiustizia” possa – tramite i nostri avvocati – arrivare ad un termine, al fine di poter offrire nuovamente spettacoli musicali e culturali alla nostra clientela”. Infatti sull’esposto presentato contro lo storico locale albisolese (“un locale unico e meraviglioso, ma credevo molto più grande, pensavo ad un palco sia interno che esterno, per come me ne parlava Fabrizio” secondo le parole di Dori Ghezzi), sono al lavoro gli avvocati del “Garitta”, con l’obiettivo di far tornare prima possibile la musica e il sound di uno dei pochi locali del savonese dove ancora di può apprezzare l’arte e la cultura musicale.

“Le richieste sono tante, e – soprattutto in termini di collaborazione – arrivano da tutta Italia. Questo ci ha spinto ad emettere un comunicato stampa che, auspichiamo, non resti come un “bel ricordo di qualcosa che non c’è più” ma che sia uno spunto per porre fine alla decadenza culturale che giornalmente trova spazio nei piccoli comitati cittadini” conclude l’organizzazione.

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