Esordio

Loano, cento alunni delle scuole imparano ad essere “Giovani Insieme” a Palazzo Doria

L'iniziativa ha l'obiettivo di tenere i ragazzi lontani dai cattivi comportamenti che potrebbero danneggiare la loro crescita psicofisica

Loano. Ieri mattina la sala consiliare di Palazzo Doria a Loano ha ospitato il primo incontro di “Giovani Insieme”, il nuovo progetto elaborato dall’Asd Krav Maga Parabellum e che gode del patrocinio dei Comuni di Loano e Pietra Ligure, dell’Asl2 savonese e dello Csen.

Il progetto rappresenta un “percorso formativo in tutela della salute e ausilio per una corretta crescita psicofisica degli adolescenti, attraverso l’inserimento della pratica delle arti marziali degli sport da combattimento e della difesa personale”.

Sempre più ricerche scientifiche condotte da psicologi e pediatri confermano gli effetti benefici che le arti marziali, gli sport da combattimento e la difesa personale hanno sui bambini e sugli adolescenti – spiegano ancora dall’Asd – L’adolescenza è l’età di transizione tra l’infanzia e l’età adulta, caratterizzata da profonde mutazioni di tipo somatico e psicologico, strettamente legate alla maturazione sessuale. Comprende il periodo dagli 11-12 ai 18-19 anni nella femmina, e dai 12-14 ai 20-21 nel maschio”.

“Questa fase di crescita si può suddividere in età prepuberale, pubertà, e giovinezza, che porta fino alla maturità psicofisica, che si raggiunge attorno ai 28-30 anni. L’adolescenza costituisce un periodo critico per la salute, soprattutto quella psichica, con la comparsa di malattie come schizofrenia, crisi depressive, anoressia e bulimia. In questo periodo di maturazione è importante aiutare i ragazzi ad acquistare la capacità di affrontare e superare ansie e conflitti, che non può essere disgiunta dall’acquisizione di una visione costruttiva del mondo”.

Il primo incontro di

Queste difficoltà possono essere affrontate tramite lo sport: “Secondo uno studio condotto dalla University Medical Center di Amsterdam gli sport e le discipline marziali rafforzano e stimolano la perfusione sanguigna, con relativo aumento del ossigenazione in ogni distretto corporeo, diminuendo considerevolmente la sensazione di fatica fisica e psicologica. Migliorano le capacità relazionali di concentrazione e comportamentali, influenzano positivamente l’umore, rafforzano l’autostima e la determinazione con conseguente propensione ad applicarsi allo studio. Stimolano la capacita di combattere e contrastare fenomeni come il bullismo, l’uso e il consumo di alcol e di sostanze stupefacenti in età giovanile, attraverso l’osservazione scrupolosa delle regole su cui si basano queste discipline, come il rispetto del proprio corpo e della vita altrui”.

Il primo incontro di

Per questo motivo la Krav Maga Parabellum ha deciso di “sfruttare” i benefici delle arti marziali e delle discipline di autodifesa come una sorta di “terapia” per tenere lontani i giovani da pericoli quali l’abuso di alcool e di sostanze stupefacenti. E’ anche per questo motivo che l’Asl2 savonese ed in particolare il Sert hanno deciso di supportare il progetto.

Ieri mattina circa cento alunni delle terze medie delle scuole Mazzini-Ramella hanno ascoltato gli interventi di diversi relatori.

La giornata è stata aperta dalla responsabile didattica Sabrina Poggio e del vice preside Davide Caruso e dai docenti che hanno accompagnato gli studenti. La psicologa Nicoletta Conio del Sert ha sottolineato e illustrato ai partecipanti le attività svolte da questo importante servizio soffermandosi sulle cause comportamentali e sociali che portano i ragazzi a cadere nel baratro del consumo di alcol e sostanze stupefacenti.

Il primo incontro di

L’infermiera Danila Guerra ha evidenziato gli aspetti legati al fenomeno dell’emulazione causata dalle pubblicità, che con i loro spot stimolano gli adolescenti ad essere all’altezza delle situazioni solo se sorseggiano o tengono tra le loro mani una birra o un cocktail. La specializzanda in medicina Anna Oliveri ha partecipato come osservatrice a questo appuntamento ritenendo questa esperienza utile per il suo percorso formativo.

Il primo incontro di

Il presidente di Kmp Davide Carosa, istruttore di difesa personale e infermiere presso la sala di neurochirurgia del Santa Corona di Pietra Ligure, ha evidenziato il dramma in cui può essere catapultata un intero nucleo familiare in conseguenza ad un incidente accorso al proprio figlio per causa di guida in stato di ebrezza. Ha inoltre illustrato ai presenti l’importanza di essere consapevoli che un alterato stato di coscienza da alcol o sostanze stupefacenti, ci può rendere prede di persone senza troppi scrupoli, di non riuscire ad evitare, arginare o reagire a situazioni pericolose come un’aggressione fisica.

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La mental coach Barbara D’Alessandro ha introdotto l’aspetto fondamentale delle risorse insite in ognuno di noi quali strumenti utili ed indispensabili nel affrontare situazioni dall’evoluzione imprevedibile, come lo stimolo da parte di coetanei a provare sostanze stupefacenti o alcoliche e la paura di essere esclusi dal gruppo o semplicemente etichettati in caso di rifiuto.

Gianluca Rosa, autista della Tpl, ha potuto partecipare a questo evento grazie all’autorizzazione da parte del presidente Carlo Strinati ed è intervenuto sulla problematica data dai ragazzi che in evidente stato di alterazione utilizzano i mezzi pubblici e si rendono protagonisti di atti di vandalismo o ancor peggio rendono impossibile il prosieguo della corsa in quanto fanno venire meno le condizioni di sicurezza dei trasportati all’interno del mezzo, con il conseguente intervento delle forze dell’ordine.

La vice presidente di Kmp Lara Costa, anch’essa infermiera presso l’unità coronarica del nosocomio pietrese, ha chiuso l’incontro confrontando le difficoltà che le generazioni precedenti incontravano durante la fase di crescita rispetto a quelle odierne, invitando i ragazzi a riflettere su quante opportunità possono utilizzare per conoscersi meglio e volersi bene intraprendendo un’attività sportiva che stimola e tutela la salute in ogni suo aspetto sia fisico che psicologico.

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