Enduro

L’Enduro è di casa a Finale Ligure

Atleti da 30 nazioni per l'Enduro World Series che torna a Finale per due giorni di gare e 7 prove speciali con tracciati spettacolari

Varie sport

Il prossimo fine settimana, Finale Ligure si trasformerà nella capitale dell’enduro, grazie all’Enduro World Series che porterà nel finalese decine e decine di riders da 30 nazioni diverse. Due giorni di gara con sette prove speciali per un totale di 100 chilometri totali e ben 3.250 metri di dislivello. Tutto questa è la IV edizione del Granfinale EWS 2016 che coinvolgerà diverse zone nei dintorni di Finale Ligure.

Riccardo Negro, vicepresidente del Finale Outdoor Resort, l’organizzatore dell’evento dice: “Quest’anno il percorso ha un carattere molto discesistico, con diversi sentieri nuovi mai percorsi prima e diversi tratti tecnici che contribuiranno ad aumentare la spettacolarità di questa disciplina”.  Un percorso pensato per essere completo, fra faggeti, tratti tortuosi, roccioni preistorici, zone panoramiche e tratti estremamente pedalabili. L’idea degli organizzatori insomma è quello di creare un percorso che sia completo.

Rispetto agli altri anni ci sarà un solo controllo orario e punto di assistenza meccanica che verrà installato a Calice Ligure dopo la seconda prova del savato, lasciando la corsa di domenica in totale autonomia. L’evento verrà anticipato da sette video che saranno rilasciati da oggi fino a mercoledì che saranno introduttivi delle varie prove.

Nel dettaglio le prove sono quella delle Poste (lungo 3,5 km per 700 di dislivello), che si snoda quasi interamente nel bosco con tratti ripidi e contropendenze, vedrà l’attraversamento delle antiche miniere d’argento e prevede un tratto lungo il laghetto nella parte finale.

La seconda prova è quella del Cavatappi (2,1 km, 450 m D) con partenza dal Sanutario “Della Guardia” , passa in un castagneto e giunge alla parte più complicata con una serie di curve in sequenza che danno il nome al tratto.

La prova speciale del Cromagnon (2 km, 210 m D) ha un nome che richiama la preistoria, visto che passa in zone in cui sono stati rinvenuti reperti di epoca preromana, per la maggiorparte in roccia. Si passa poi alla prova del Crestino (4 km, 300 m D) che si snoda in una faggeta su una cresta fra curve e cambi di pendenza.

Le Rocche Gianche (2,3 km, 270 m D) sono una delle prove più complesse con panorami mozzafiato, con tratti veloci alternati ad altri molto tecnici. L’Andrassa (3 km, 210 m D) parte dal Bric dei Monti, che offre scorci unici del mare antistante. Si contraddistingue per la sua velocità. Infine Dh Men (2,5 km, 340 m D) un vero tracciato icona della zona, con tre sezioni diverse in base al terreno con l’argilla nella prima parte, pietra smossa nella parte centrale e un fondo tecnico tipico del downhill nel finale.

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