Savona. Il pm Chiara Venturi ha depositato la richiesta di giudizio immediato nei confronti di Vasili Vartic, il trentaduenne modalvo che lo scorso 18 agosto era stato protagonista al volante di un’auto rubata di una folle corsa in mezzo alla gente nei giardini del Prolungamento a Savona.
Lo straniero dovrà rispondere della grave accusa di tentato omicidio plurimo aggravato, oltre che della ricettazione dell’auto. Toccherà al gip adesso fissare la data del processo che si celebrerà davanti al Collegio del tribunale (salvo che l’imputato non chieda di poter accedere ad un rito alternativo).
Dal momento dell’arresto Vartic, che è detenuto nel carcere di Genova Marassi, non ha mai spiegato il motivo del suo gesto. L’uomo ha continuato a fare scena muta senza fornire nessuna spiegazione al pubblico ministero (anche davanti al gip, durante l’interrogatorio di convalida, era rimasto in silenzio).
Secondo la ricostruzione della polizia che lo aveva arrestato, la folle corsa di Vasili Vartic era iniziata alle 23 quando era entrato con l’auto, una Ford Ka rubata a Roma cinque giorni prima, nei giardini del Prolungamento percorrendo il lungomare Tobagi nella zona del Luna Park. I testimoni avevano raccontato di aver visto l’auto sfrecciare tra gli 80 e i 100 chilometri orari dirigendosi verso piazzale Eroe dei due Mondi.
Lo straniero aveva girato attorno al monumento di Garibaldi per poi puntare dritto verso viale Dante Alighieri. Erano stati momenti di panico tra i passanti che, terrorizzati, cercavano un riparo per evitare di essere travolti dall’auto lanciata a forte velocità. Vartic dopo aver guidato in mezzo alla folla aveva imboccato via Grassi dove era stato bloccato dalla polizia che, di fatto, lo aveva salvato dal linciaggio.