Albenga. E’ ormai conto alla rovescia per il futuro dell’ortopedia privata ad Albenga dopo la chiusura del reparto Gsl a fine luglio. Per la giornata di giovedì 15 settembre è stata infatti fissata la scadenza del nuovo bando della Regione Liguria, con l’apertura delle buste: solo allora si sapranno gli aspiranti soggetti della sanità privata interessati all’attività sanitaria nell’ospedale Santa Maria di Misericordia.
Stando alla tempistica prevista dal bando l’assegnazione ufficiale dell’appalto dovrebbe avvenire entro il mese di ottobre.
I sindaci del territorio e i sindacati di categoria, con l’assegnazione della gara, sono già in allarme e a pochi giorni dalla scadenza del bando tornano a chiedere garanzie sul reparto e sul futuro dell’ospedale, con l’obiettivo di mantenere le unità occupazionali che hanno dovuto sopportare due mesi di “buco” dell’attività ortopedica.
E non si può non ricordare che a secondo dell’esito del bando, del suo vincitore e del suo piano sanitario, dipenderà anche il futuro dell’indotto che ruota attorno all’ospedale, in primis la stessa riabilitazione alla clinica San Michele: anche qui non mancano le preoccupazioni.
Il bando prevede la gestione per 24 mesi dell’ortopedia e traumatologia privata, prorogabili solo di altri sei mesi: il valore economico in termini di prestazioni convenzionate con l’Asl è stato fissato a 27,5 milioni di euro. Sul fronte del riassorbimento dei lavoratori di Gsl, oltre una cinquantina di dipendenti, è prevista la clausola sociale, anche se non vincolante.
E non mancano i timori che l’arrivo di un nuovo e importante soggetto privato possa portare ad un primo passo verso forme di privatizzazione più estese: “Su questo ci siamo già espressi in giunta con una delibera, così come in Consiglio comunale e la nostra amministrazione vuole vigilare sul bando e sul futuro del reparto di ortopedia, ma nell’ambito di un assetto ancora prettamente pubblico della nostra sanità: per questo nel nostro documento si fa riferimento all’ospedale unico con Pietra Ligure proprio per preservare le funzioni e le specialità nel nosocomio albenganese” dice il sindaco Giorgio Cangiano.
“Abbiamo da tempo richiesto un incontro urgente al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e non ci è stata ancora indicata una data possibile: auspichiamo che questo avvenga prima possibile per avere chiarezza e riscontri sul futuro della sanità ingauna, così come sul destinato di tante professionalità mediche e infermieristiche che rischiano il posto” conclude Cangiano.