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Nuovo colpo allo spaccio nei vicoli albenganesi, un arresto: sequestrati 38 ovuli di hashish

Spacciatore disarcionato dai militari mentre ha tentato la fuga in bicicletta

Rachidi Mekroud

Albenga. Ennesimo colpo allo spaccio messo a segno dei militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia ingauna a dieci giorni dall’arresto di altri due pusher “pony express”, tuttora in carcere. Varie segnalazioni di cittadini e commercianti del centro storico, raccolte dalla pattuglia a piedi della Stazione Carabinieri, hanno fatto scattare immediati appostamenti in borghese nella zona di vico Stanchere e Piazza Torlaro.

I militari del Nucleo Operativo, che stanno portando avanti una costante opera di bonifica dei vicoli, proprio in vico Stanchere, hanno individuato, un operaio torinese ma residente ad Albenga che attendeva in bicicletta l’arrivo del proprio “fornitore di fiducia” (così come ha dichiarato poi in seguito ai militari). Mentre il cliente è stato identificato è arrivato, appunto, il pusher con la dose pronta in mano. Alla vista di più persone, oltre al suo cliente, lo spacciatore nordafricano, nel timore di essere finito in trappola, ha tentato la fuga con la propria bicicletta, cercando maldestramente di disfarsi della droga.

Il vico Stanchere è stato così bloccato da altri militari sopraggiunti: a quel punto il “pusher ciclista” Rachidi Mekroud, trentatreenne originario del Marocco, incensurato, è stato disarcionato dalla sua bici e ammanettato. Su di lui, oltre alla dose destinata al cliente ingauno, sono state rinvenute nelle proprie mutande altre 37 dosi di hashish e 580 euro in banconote di vario taglio, che i militari ritengono essere provento dell’illecita attività di spaccio: tutto posto sotto sequestro.

Il marocchino dovrà rispondere delle accuse di spaccio e detenzione ai fini di spaccio. Su disposizione del pm di turno Chiara Venturi, l’arrestato, che agiva prevalentemente in vico Stanchere, è stato rinchiuso nelle camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Albenga in attesa di essere giudicato per rito direttissimo lunedì prossimo.

Discreto il giro d’affari del pusher che, anche da quanto emerso dalle informazioni ottenute dal cliente, (il quale sarà segnalato all’Ufficio Tossicodipendenze della Prefettura di Savona, quale assuntore di sostanze stupefacenti), era solito “smerciare” in quella zona.

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