La testimonianza

Cinque giorni tra le macerie di Amatrice con il suo cane Camilla: “Impossibile dimenticare le facce di chi non ce l’ha fatta” fotogallery

Il vigile del fuoco savonese Nicola Ronga è intervenuto nelle zone devastate dal sisma: "La terra tremava sotto di noi e speravamo solo non ci cadesse nulla addosso"

Savona. “E’ stata un’esperienza durissima fisicamente, ma anche emotivamente. Ho visto scene che non dimenticherò mai, ti porti tutto a casa..Trovare qualcuno che non ce l’ha fatta non è mai bello: le loro facce le ricordo tutte”. Negli del savonese Nicola Ronga, 30 anni, vigile del fuoco discontinuo del Nucleo Cinofili Liguria sono ancora nitide le immagini della devastazione lasciata dal terremoto che la scorsa settimana ha colpito il centro Italia.

Nicola, con la sua fidatissima compagna a quattro zampe, il border collie Camilla, per cinque giorni ha lavorato tra le macerie di Amatrice nella speranza di estrarre qualcuno ancora in vita: “Per due giorni non ci siamo mai fermati. Non appena finivamo di lavorare su un ‘cantiere’ – così in gergo tecnico vengono definite le aree interessate dai crolli da ispezionare – ci spostavamo su un altro. Ci chiamavano da ogni parte di Amatrice perché nei cani si vedeva la speranza di poter estrarre qualcuno ancora vivo. Purtroppo stavolta abbiamo trovato soltanto persone senza vita”.

Nicola Ronga cinofili liguria

Ronga è arrivato nelle zone colpite dal sisma poche ore dopo la prima terribile scossa, quella registrata alle 3,36 del 24 agosto: “Alle 5,30 mi è squillato il telefono e sono stato informato del terremoto. Alle 7 io e Camilla eravamo già in caserma pronti a partire”. Insieme a lui, ad aspettare l’autorizzazione da Roma per raggiungere le zone colpite dal sisma, c’è il suo collega di Genova Mirko Gianuzzi, pompiere permanente e conduttore di un altro border collie, Canada.

“Il via libera è arrivato alle 13 e siamo subito saltati in auto. Non ci siamo mai fermati e dopo sette ore di viaggio eravamo ad Amatrice” spiega Nicola che ha iniziato il suo percorso nei vigili del fuoco nel 2008, con il corso da discontinuo. Dopo un anno di servizio in caserma si è appassionato al mondo cinofilo e ha deciso di specializzarsi in quel settore. Alla fine del 2009 è arrivata Camilla che, due anni dopo, nel novembre 2011, ha ottenuto ha superato l’esame per operare come cane da soccorso per le ricerche in “macerie e superficie” (le prime sono quelle che avvengono in zone interessate da crolli, mentre le seconde quelle che si fanno nelle aree boschive).

Da quel momento Camilla e il suo conduttore hanno risposto a tantissime chiamate e sono intervenuti in tutte le principali emergenze registrate nel territorio ligure: il crollo della Torre Piloti al Molo Giano, l’alluvione del novembre 2014 quando a Leivi una casa era stata seppellita da una frana di fango e pietre, il crollo al mercato ortofrutticolo di Coldirodi (Sanremo) e, più recentemente, l’esplosione di Arnasco. Interventi ai quali vanno aggiunte le decine e decine di ricerche di persone disperse nei boschi.

“Sono tanti interventi, ma l’esperienza ad Amatrice è stata veramente dura, difficile da dimenticare” spiega Nicola Ronga che non nasconde di aver vissuto anche attimi di grande paura: “Mentre lavoravamo sui cantieri ogni tanto percepivamo qualche scossa di assestamento, ma poi ce n’è stata una molto più forte (all’alba del 25 agosto quando si è registrata una nuova scossa di magnitudo 4.5, ndr). Abbiamo sentito la terra tremare mentre eravamo tra le macerie di una casa. Ci siamo paralizzati tutti: in quel momento abbiamo solo pregato che non ci cadesse nulla in testa”.

Nicola Ronga cinofili liguria

“I primi due giorni sono stati davvero faticosi: non c’era il tempo di fermarsi per mangiare o dormire. Abbiamo solo scavato anche se con il passare delle ore la fatica aumentava. Abbiamo trovato la forza di andare avanti guardando i nostri cani, che, nonostante la fatica, non hanno mai smesso di cercare, e sostenendoci tra colleghi, sperando di trovare qualcuno vivo” racconta il conduttore di Camilla.

Dopo tre giorni, fortunatamente, la presenza di nuclei cinofili ad Amatrice si è fatta più massiccia (dalla Liguria sono arrivati anche Igor Giovinazzo con Luna e Angelo Vecchio con Zimmer, rientrati a casa due giorni fa): “A quel punto siamo riusciti a fermarci per riposare qualche ora. Ne avevamo bisogno anche perché io e miei colleghi lavoriamo tutti con cani ‘vecchi’ per questo tipo di lavoro. Bisogna tenere conto che a due anni i nostri cani sono già pronti per operare in questo tipo di emergenze e raggiungono la maturità intorno ai 4 anni. Camilla ha compiuto sette anni proprio tre le macerie di Amatrice e i cani dei miei colleghi hanno quasi tutti la sua età. Per questo motivo bisognerebbe iniziare a formare dei nuovi cuccioli” spiega Nicola Ronga.

L’addestramento dei cani da soccorso infatti non è un percorso semplice: “Per mantenere l’operatività dei cani dobbiamo fare obbligatoriamente quattro addestramenti mensili, ma comunque l’allenamento va mantenuto anche nella vita di tutti i giorni” precisa il conduttore di Camilla.

Nicola Ronga cinofili liguria

A causa dei tagli imposti dalla spending review che coinvolge ormai un po’ tutti i settori nel nostro paese, non è facile rispettare questi obblighi così come non è semplice formare nuovi cani da soccorso: “Da un lato si deve risparmiare, ma dall’altro rispettare gli obblighi di legge per mantenere l’operatività dei cani. Due esigenze difficili da conciliare” osserva Ronga che ammette: “Io e i miei colleghi del Nucleo Cinofilo Liguria (formato da sei vigili del fuoco, tre permanenti e altrettanti discontinui) saremmo entusiasti di prendere un altro cucciolo per iniziare a formarlo in modo da garantire il ricambio ai nostri attuali partner che potrebbero così andare in ‘pensione’”.

Il problema è che, sempre per mancanza di risorse, la formazione di nuovi cani (che dura mediamente un anno e mezzo) è ferma al palo da quattro anni. Un’assurdità se si pensa al ruolo fondamentale dei nuclei cinofili in questo tipo di emergenze nelle quali, grazie a questi eroi “a sei zampe”, si riescono a salvare tante vite.

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