Punto di vista

Autovelox, Giuliano: “Tutelano i cittadini. Ritardi delle multe? Se c’è un responsabile pagherà”

Secondo alcune indiscrezioni ci sarebbe maretta tra gli "accertatori" delle multe, che non vorrebbero assumersi questa responsabilità

Autovelox

Provincia. Gli autovelox per fare cassa e compensare le carenze di personale dovute allo scioglimento della polizia provinciale? “Assolutamente no, hanno l’obiettivo di tutelare la sicurezza di tutti gli utenti della strada”. I ritardi nella notifica delle multe “voluti” per far per aumentare il numero delle multe e quindi il loro gettito totale? “Non ci risultano, ma se qualcuno è il responsabile allora pagherà”.

Così il presidente della Provincia, Monica Giuliano, risponde alle indiscrezioni circolate in questi giorni secondo le quali gli autovelox di competenza di Palazzo Nervi sparpagliati sulle strade provinciali savonesi avrebbero immortalato gli automobilisti indisciplinati fino a settanta volte ciascuno. Sempre secondo tali indiscrezioni, le sanzioni (che sono validate e inviate da appositi impiegati che fanno sempre capo alla Provincia) sarebbero state inviate in ritardo più o meno “volutamente” allo scopo di lasciare i guidatori ignari delle multe ricevute in modo tale da portarli a reiterare le loro infrazioni al codice della strada.

Tutte accuse che il numero uno di Palazzo Nervi respinge al mittente: “Innanzitutto – spiega Giuliano – abbiamo installato gli autovelox su richiesta e dopo esserci confrontati con le comunità locali allo scopo di garantire la sicurezza dei territori individuati come a rischio. La commissione per la sicurezza della prefettura ha avallato le nostre istanze e insieme abbiamo posizionato gli apparecchi nei punti ritenuti più critici. I velox, quindi, sono stati messi solo per ragioni di sicurezza. Non ce ne sono altre”.

“Ciò implica che non rispetta i limiti di velocità, mettendo a rischio la vita propria e degli altri, riceverà una multa. E’ la conseguenza diretta di un comportamento scorretto che non esiste solo qui, ma in tutta Italia e ovunque ci siano strade provinciali. Gli autovelox, ribadisco, hanno lo scopo di tutelare la sicurezza pubblica”.

Fermo restando questo aspetto, qualcuno sostiene che tanti conducenti di mezzi che hanno infranto il codice della strada superando il limite di velocità non abbiano ancora ricevuto i relativi verbali e quindi non abbiano avuto la possibilità di rendersi conto del loro comportamento sbagliato e di evitare successive multe. Tali ritardi avrebbero comportato un aumento nel numero dei verbali e di conseguenza un gettito economico non indifferente. Insomma, le multe sarebbero state inviate in ritardo volutamente “per fare cassa”.

autovelox

“La gestione dei verbali è gestita da una società – spiega Giuliano – che li gira alla Provincia per l’invio ai rispettivi destinatari. Non mi pare ci siano ritardi nelle spedizioni: i settori competenti non me ne hanno segnalato e mi hanno garantito il rispetto delle tempistiche previste dalla norma. A questo punto, però, viste le istanze partite dall’interno della Provincia e alcune comunicazioni che qualche funzionario ha fatto ai media, mi attiverà per capire dove sono state reperite queste informazioni e se ci sono lacune legate alle tempistiche di invio. Questo non deve avvenire, perché significa perdere il principio della tutela e della sicurezza pubblica, che è il motivo per cui sono stati messi gli autovelox. Il gettito derivante dalle multe verrà usato per la sicurezza e la manutenzione ordinaria delle strade”.

Insomma, “se qualcuno è colpevole dei ritardi pagherà. L’obiettivo dei velox è la tutela dei cittadini, non devono trasformarsi in un atto vessatorio nei loro confronti. Ognuno ha delle responsabilità e chi sta gestendo la partita delle emissioni degli accertamenti ha la responsabilità di farlo nei tempi giusti e corretti e dovuti. Non sono contemplati errori e in questi caso gli errori vanno a ledere i singoli cittadini”.

Provincia - Palazzo Nervi

Ma c’è anche un altro problema che l’amministrazione provinciale si potrebbe ritrovare a dover gestire. Da quando la polizia provinciale è stata sciolta, infatti, le multe sono validate da impiegati che ricoprono l’incarico di “accertatori”, ossia verificano che i dati rilevati dall’autovelox siano effettivamente quelli che poi finiscono nel verbale e che questo sia recapitato al giusto automobilista. Secondo alcune indiscrezioni alcuni di questi dipendenti, che in tutto sono circa una ventina, non vorrebbero assumersi questa responsabilità e ciò avrebbe quindi contribuito a creare i ritardi di cui sopra.

“Ho raccolto questa comunicazione tramite IVG.it – conferma Giuliano – Nessuno mi ha sottoposto il problema, ma credo sia giusto affrontarla coi dipendenti, coi dirigenti e coi funzionari. Per questo motivo oggi abbiamo convocato una riunione con il settore per valutare quali siano gli elementi che hanno creato questo disagio. E’ un’attività nuova e quindi può esserci qualche fattore di difficoltà ed è giusto affrontarla e risolverla. Quello di accertare le multe e inviare è un lavoro che viene fatto in qualunque parte d’Italia. Noi abbiamo delle funzioni e dobbiamo portarle avanti con l’organico che abbiamo. Ci occupiamo di viabilità e questo significa anche svolgere questa attività che svolgono tutti, dai Comuni alle altre Province. Se ci sono problemi organizzativi all’interno è giusto risolverli, però questo non vuol dire non fare determinate cose: bisogna farle e nei giusti tempi”.

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