Provincia. Sarebbe un anonimo automobilista di Albenga lo sfortunato “vincitore” della mattanza che sta per dissanguare i portafogli di tanti savonesi. Come denunciato tre giorni fa da Giuseppe Bianco, segretario del sindacato DICCAP-SULPL presso la Provincia di Savona, gli autovelox installati di recente dall’Ente stanno scattando a raffica (fino ad ora oltre 37.000 infrazioni accertate), senza però che le multe arrivino immediatamente a casa degli automobilisti: il risultato è che alcuni di loro stanno “totalizzando” un numero di verbali (e quindi di multe) che fa impallidire. Clicca sul link sottostante per l’articolo.
Una indiscrezione, quella riportata da Bianco, che rimbalza anche nei corridoi di Palazzo Nervi. Tra quelle mura sarebbe noto anche il “recordman” di questa triste gara: sarebbe un automobilista di Albenga, che al momento, ancora ignaro di tutto, starebbe per ricevere a casa 62 multe. Che poi significa poco più di un mese di tragitti andata-ritorno dal lavoro.
E a quanto pare il “plurimultato” è in buona compagnia. In Valbormida la situazione si starebbe stabilizzando (il condizionale è d’obbligo, visto che si tratta di indiscrezioni e non di statistiche ufficiali), con gli automobilisti che avrebbero “preso coscienza” dell’esistenza e della collocazione degli autovelox, modificando di conseguenza la propria condotta di guida. Nel frattempo, però, in parecchi sarebbero riusciti a “conquistarsi” una ventina e più di multe, ovviamente ancora da recapitare. Situazione più difficile ad Albenga, dove gli apparecchi scattano ancora a pieno regime: a finire nelle sue grinfie non solo i cittadini ma anche i mezzi pubblici, le auto comunali, i camion della spazzatura.
A contribuire alla mattanza, denunciava Bianco pochi giorni fa, il colpevole ritardo con cui, a suo dire, l’Ente sta sbrigando le pratiche. Con lo scioglimento della Polizia Provinciale, tutto è passato in mano agli impiegati: i tempi, spiega Bianco, si sono allungati e così spesso gli automobilisti perseguono nel loro errore fino al ricevimento della prima sanzione. Quello che dovrebbe essere un sistema di prevenzione (l’automobilista viene multato, comprende l’errore e smette di ripeterlo) si sta trasformando così, denuncia il sindacalista, in un sistema vessatorio, grazie al quale “fare cassa”.
E i conti sono presto fatti. La Provincia prevede di incassare 1.250.000 euro dagli autovelox, e ha un disperato bisogno di quei soldi: al bilancio dell’Ente potrebbe dare un contributo importante il nostro sfortunato automobilista ingauno, che “dall’alto” delle sue 62 infrazioni si troverà a pagare una “maximulta” che varia da un minimo (nel caso in assoluto più favorevole) di 2.186,74 euro ad un terrificante massimo di 271.725 euro nell’ipotesi peggiore (per ulteriori informazioni sul calcolo leggi l’articolo di IVG.it di tre giorni fa).
Sulla sua identità, ovviamente, manterremo il massimo riserbo. Anche perchè, a seconda dei reali importi, sia per lui che per gli altri “plurimultati” della provincia la tragedia è davvero dietro l’angolo. Sia ad Albenga che in Valbormida e a Savona, il consiglio è sempre lo stesso: nel dubbio, occhio al tachimetro.
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