Così non va!

Andora, il PUO di Stampino nel mirino del WWF: “Colata di cemento, necessaria la VAS”

stampino

Andora. La realizzazione del progetto per il parco ambientale di località Stampino di Andora finisce nel mirino del WWF di Savona. L’intervento era stato approvato dal Consiglio comunale di Andora nel settembre del 2015, con il PUO – Piano Urbanistico Operativo -, che aveva risposte alle modifiche richieste dalla Regione nell’iter progettuale.

Il progetto prevede la realizzazione, da parte del privato, di un parco ambientale, con accesso in parte a pagamento ed in parte pubblico, di strutture ricettive ricavate dal recupero e dall’ampliamento della vecchia “casa di caccia” della tenuta di Stampino e di tre nuovi borghi residenziali.

E sotto accusa sono finiti proprio gli interventi edilizi sulla zona collinare, sottoposta a vincolo paesaggistico, con lo spostamento più a valle dei volumi residenziali del nuovo Borgo, limitando così le stesse opere di viabilità necessarie per attuare l’operazione edilizia.

Per il WWF, che ha scritto una lettera alla Regione, il PUO approvato deve essere sottoposta alla procedura di VAS – Valutazione Ambientale Strategica – in quanto presenta opere sottoponibili quanto meno a verifica di VIA. “Anche per l’estensione del progetto, con un nuovo edificato in collina, è necessaria questa procedura, tra l’altro il Puc di Andora, di cui il PUO costituisce una attuazione non ha avuto una VAS preventiva e per questo serve una analisi più compiuta sull’impatto ambientale dell’intervento”.

“L’impattante e consistente intervento edilizio creerebbe un impatto significativo primariamente in termini di consumo di suolo, non compensabile a livello di progetto neppure a scala territoriale più ampia. Si ritiene di dover evidenziare elementi di criticità che portano a esprimere un parere negativo per gli ulteriori impatti prodotti, con richiesta di revisione progettuale delle nuove opere edilizie in corso; in relazione alle incidenze negative dirette ed indirette su paesaggio e consumo di suolo, nel rispetto della pianificazione territoriale e le normative di tutela paesaggistiche-ambientali vigenti. La proposta in argomento è anche altamente invasiva sotto il profilo paesaggistico ed ambientale con sottrazione di elementi vegetazionali (bosco)”.

“L’intervento nel suo complesso in particolare l’eccessivo aumento volumetrico edilizio previsti risultano non compatibili con gli obiettivi di conservazione dei siti oggetto di tutela paesistico-ambientale” conclude il WWF.

Più informazioni

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.