Controcorrente

Alberi dell’ex San Paolo di Savona, Arecco ai Verdi: “Gli alberi sani saranno salvati”

"Abbiamo a cuore la natura e lo stiamo dimostrando"

Massimo Arecco

Savona. “Comprendo che i Verdi siano abituati ad avere a che fare con amministrazioni comunali, come quelle che si sono succedute in passato, irrispettose dell’ambiente e per nulla interessate ad ascoltare i cittadini. Tuttavia, in questo caso hanno completamente frainteso il senso della nostra comunicazione”. Così Massimo Arecco, vice sindaco di Savona, risponde ai Verdi in merito agli alberi del cantiere ex San Paolo.

Questa mattina il portavoce dei Verdi savonesi Mauro Brunetti ha comunicato la contrarietà del movimento “al folle piano di abbattimento di lecci secolari nell’area del vecchio ospedale San Paolo e della prevista sostituzione di queste piante tipiche della macchia mediterranea della nostra regione con palme, piante che presentano una serie di criticità non indifferenti”.

“In primis l’alto costo di questa essenza, spesa che non si limita all’impianto (è recente il salasso per la passeggiata di Zinola) ma che va anche quantificato in considerazione dell’elevato fabbisogno idrico delle palme. Occorre poi rilevare come le palme siano vittima dell’attacco del punteruolo rosso, che ne provoca la morte con conseguente pericolo di crollo della pianta. Proprio in considerazione di questo la Regione Liguria ha inserito il comune di Savona tra le zone cuscinetto”.
“Con la recente legge numero 10 del 2013 sulle ‘Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani’ è stata inoltre introdotta, per la prima volta in Italia, la definizione giuridica di ‘albero monumentale’. Il secondo punto dei requisiti indicati recita: i filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale, ivi compresi quelli inseriti nei centri urbani”.

Per il portavoce dei Verdi “risulta quindi inopportuna e quantomeno discutibile, a nostro giudizio, l’operazione proposta dal costruttore e avvallata dall’agronomo del comune. Alleghiamo una cartolina risalente ai primi del 1900 (anche se sono documentate analoghe immagini di fine ‘800) nella quale sono evidenti gli storici filari di lecci dell’allora Corso Principe Amedeo proprio nella zona del vecchio ospedale. Richiediamo pertanto alla signora sindaca di Savona, all’assessore competente e ai funzionari un incontro urgente e l’immediata sospensione degli abbattimenti nell’attesa di un approfondimento della problematica sottoposta”.

“Come ho affermato nel corso del sopralluogo al cantiere dell’ex ospedale San Paolo – risponde ora Arecco – l’intenzione di questa amministrazione comunale è proprio tutelare e preservare l’ambiente. Inizialmente, gli alberi lungo corso Italia dovevano essere tutti tagliati e sostituiti con nuove piante (con 36 nuove piantumazioni) ma una parte di quelli presenti nella via sarà comunque salvata”.

“Questo grazie a una perizia agronomica che è servita a valutare lo stato di salute delle piante dalla quale è emerso che 5-6 alberi, a differenza degli altri che sono malati, potevano essere recuperati. Abbiamo pertanto deciso di non abbatterli, ma di ripiantumarli altrove: saranno piantumati a spese della società che si è resa disponibile. Abbiamo a cuore la natura e lo stiamo dimostrando”.

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