Pietra Ligure. L’offerta minima da presentare al curatore per poter partecipare alla gara del 27 ottobre è di 990 mila euro, mentre il rilancio minimo in asta è fissato in 5 mila euro. Ma sono già state fissate altre tre aste con il prezzo base di volta in volta ridotto del 15% rispetto a quello della vendita precedente: il 10 gennaio 2017 si partirà da 1 milione 122 mila euro, il 7 marzo da 954 mila euro e il 9 maggio da 811 mila euro, fatta salva la possibilità che l’immobile venga nel frattempo aggiudicato. Insomma dopo 18 lunghissimi anni la villa di via San Francesco, situata nella zona collinare a due chilometri dal mare di Pietra Ligure, finita nell’attivo patrimoniale, dovrà essere venduta in tribunale.
Una storia travagliata quella di questa dimora oggetto di un fallimento datato 1998 con i creditori ancora in attesa di poter ottenere quanto gli spetta. Il dispositivo del fallimento all’epoca aveva fatto scalpore. Riguardava l’impresa di costruzioni ICEC del geometra Stefano Cutino, imprenditore molto conosciuto nel ponente savonese. Era stato tra i testimoni nel processo Teardo per un presunto tentativo di concussione di cui era rimasto vittima.
L’abitazione che a fine ottobre finirà in tribunale è un edificio di 600 metri quadrati complessivi. E’ composta da un piano sottostrada (veranda, 3 camere, cucina, bagno, 2 cantine, monolocale con ripostiglio annesso), piano terra (ingresso, cucina, salone, atrio e vano scala, 2 camere, 3 ripostigli, bagno, terrazza perimetrale), piano primo (3 camere, 2 bagni, guardaroba, vano scala, disimpegni, 4 terrazze) e mansarda (vano unico con finestre a tetto), oltre a locale caldaia e giardino pertinenziale incolto di circa 730 metri quadrati.