L'addio

Dopo 117 anni chiude la Casa delle Cappuccine, un altro pezzo storia di Albenga che se ne va

Hanno collaborato nell'organizzazione del Centro aiuto alla vita ingauno per aiutare le mamme in difficoltà

suore

Albenga. C’è una storia che merita di essere raccontata. E’ quella dell’istituto delle suore Cappuccine di Madre Rubatto che da fine mese lasceranno la struttura di viale Martiri per trasferirsi in Lombardia. Nulla di strano se non fosse che l’istituto del Tembien fondato dalla beata Rubatto per accogliere le bambine orfane era da 117 anni ad Albenga. Fu fondato infatti il 10 dicembre del 1899 per l’assistenza degli infermi a domicilio. istituto che fu promosso e sostenuto all’epoca dall’ex vescovo Filippo Allegro.

Albenga dunque perde un pezzo di storia importante dovuto soprattutto alla carenza delle vocazioni. Le suore lasceranno quindi la città delle Torri dopo oltre un secolo per fare ritorno in Lombardia più vicine alla casa madre della loro fondatrice.  “Le suore di Madre Rubatto – per il vescovo Guglielmo Borghetti –  rappresentano sicuramente un brano di prossimità al quotidiano di tutti gli albenganesi che se ne ne va. Una luce rimasta sempre accesa che si spegne. Gesù con le sue aiutanti ci ha accompagnato e continuerà a farlo in modi diversi”.

La storia dell’istituto Tembien è stata raccontata dalle pagine di “Ponente Sette” di “Avvenire”. E ci sono stralci di documenti che escono dagli archivi dai quali emerge che la madre Maria Francesca Rubatto “nn poté esimersi dall’andare ad accompagnare quattro suore nella nuova casa di Albenga. Le aveva richieste con insistenza il vescovo Allegro”.

Albenganesi e turisti, per 117 anni, hanno ricevuto l’assistenza, non solo spirituale, delle suore Cappuccine da sempre impegnate ad accogliere le bambine orfane, nell’assistenza domiciliare notturna e diurna di persone malate, nell’organizzazione della sacrestia della Cattedrale e della Catechesi dei ragazzi. Ma hanno anche collaborato con impegno nell’organizzazione del Centro aiuto alla vita ingauno per aiutare le mamme in difficoltà. Con la loro partenza a fine mese chiuderà quindi anche l’ambulatorio infermieristico che era stato allestito proprio nella Casa.

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