Alassio. Dal 2007 vive a Macerata, ma presta servizio all’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Ancona. Nell’emergenza terremoto che ha colpito il centro Italia Marco Cattaneo, alassino doc, figlio del compianto dottor Giovanni Battista conosciuto come “Baccio”, ricopre un ruolo importante. E’ geofisico, ma soprattutto è il dirigente del centro di ricerche dell’Ingv.
“La terra – dice al cronista di Ivg – continua a tremare e non c’è bisogno neppure di strumentazioni per capirlo. Anche pochi minuti fa abbiamo avvertito una scossa ed è stata molto intensa”. Marco Cattaneo era a Macerata quando il sisma ha colpito in tutta la sua violenza quei piccoli paesi nel cuore dell’Italia. Si è messo subito in contatto telefonico con il suo staff ed ha iniziato il suo lavoro. “Siamo in piena emergenza. In questo momento mi trovo con i colleghi in mezzo alle colline attorno alla zona interessata dal terremoto e stiamo raggiungendo alcune zone che abbiamo individuato questa mattina. Lì, sottoterra, abbiamo piazzato i sismometri. Si tratta di apparecchiature fondamentali perché rilevano le scosse e trasmettono i dati via telefono in tempo reale al centro di monitoraggio del nostro istituto. Due le abbiamo già piazzate, un’altra la sistemeremo non appena arriveremo a destinazione”.
Marco Cattaneo, appassionato velista e di pesca, che si era laureato in geofisica all’Università di Genova, ha anche lavorato nel cuore dell’Ingv di Roma. Ora vive a Macerata con la moglie Annamaria Ulissi. “Questa notte – racconta la moglie – la terra ha tremato, ma ha tremato anche dopo. Marco è saltato giù dal letto quando gli sono arrivati i messaggi sul telefono. Quindi si è attivato con gli altri tecnici impegnati nell’emergenza che purtroppo non è ancora cessata”.