Finale Ligure. Sono stati i gravissimi traumi riportati a determinare il decesso di Stefano Borsetti, il quarantanovenne di Calvisio che sabato è rimasto vittima di un incidente stradale avvenuto sulla via Aurelia a Finale Ligure.
A stabilirlo è stata l’autopsia effettuata questa mattina dal medico legale Francesca Fossati su disposizione del pm Ubaldo Pelosi. L’esame ha escluso l’insorgere di malori o la presenza di altre cause di diversa origine che possano aver causato l’incidente.
Eseguita l’autopsia, il pubblico ministero ha dato il nulla osta per il funeral. La salma di Borsetti è stata riconsegnata alla famiglia e già composta in vista delle esequie: giungerà nella mattinata di domani a Calvisio nella Parrocchia di S. Cipriano, dove alle ore 18.30 sarà recitata una preghiera. Venerdì alle ore 10.30 sarà impartita una Benedizione.
Intanto sui social-network si è diffuso un appello che invita quanti possano aver assistito di persona all’incidente a farsi avanti per fornire ulteriori dettagli utili a ricostruire la dinamica del tragico scontro che è costato la vita all’operaio finalese.
Sullo schianto è stata aperta un’inchiesta per omicidio stradale (probabilmente la prima applicazioni della nuova norma in provincia di Savona) a carico dell’automobilista che era alla guida della Volkswagen Golf contro la quale si è scontrato Borsetti che viaggiava in sella alla sua Yamaha.
Il terribile incidente era avvenuto intorno alle 12.45 nel tratto di Aurelia poco dopo il porto turistico di Capo San Donato. Secondo i primi accertamenti, l’auto, sulla quale viaggiava una famiglia olandese, ha improvvisamente compiuto un’inversione di marcia senza rendersi conto che dalla direzione opposta stava arrivando il motociclista. L’impatto, avvenuto all’altezza dell’Hotel del Golfo (ex colonia cremasca), è stato inevitabile e violentissimo: Borsetti ha fermato la sua corsa contro la fiancata dell’auto ed è stato sbalzato a terra.
Sul posto sono subito intervenuti i militi della croce bianca di Finale, oltre alla polizia municipale e ai vigili del fuoco, che hanno tentato in ogni modo di rianimare il centauro. Purtroppo le sue condizioni erano apparse da subito disperate e la corsa al pronto soccorso del Santa Corona di Pietra Ligure si è rivelata inutile.