Approvazione

Savona, sì dal Consiglio al piano di rientro sul deficit di bilancio

Savona, il primo consiglio comunale dell'era Caprioglio

Savona. Passa la linea dell’assessore al bilancio Silvano Montaldo e il piano di rientro finanziario varato dall’amministrazione comunale di centro destra passa l’esame del Consiglio comunale, approvato con i voti della maggioranza: voto contrario da parte degli esponenti dell’opposizione. La procedura di riequilibrio finanziario pluriennale è stata quindi approvata: lo squilibrio di bilancio è pari a 4 milioni e 765 mila euro e costringerà il Comune ad un piano di rientro decennale già definito da “lacrime e sangue”.

Ora il piano dovrà essere esaminato ed approvato dalla Corte dei Conti e dal ministero degli interni: “Il piano non potrà limitarsi a coprire le incertezze economiche dell’anno 2016, ma dovrà esaminare ogni singolo aspetto delle entrate e delle uscite e dovrà proiettare il Comune di Savona su una visione nuova sia in termini di gestione della spesa e delle entrate, organizzazione e rapporti con le società partecipate. Occorrerà rivedere interamente tutti i contratti in essere, i rapporti concessori, gli affidamenti e ricondurli alle risorse che oggi Savona si può permettere senza con questo trascurare servizi essenziali a cui non si può e non si deve rinunciare: servizi sociali, sicurezza, sicurezza degli edifici pubblici e scuole, igiene urbana” ha ribadito l’assessore Montaldo.

Per quanto riguarda le entrate: “Ci auguriamo di non dover ricorrere ad aumenti di Imu, Tasi ed addizionale comunale, ma occorrerà dare un giro di vite a quella fascia di evasione con una massiccia manovra di equità sociale; ovviamente una manovra sulle entrate sarà condizionata dalla redazione risultato del piano decennale”.

A causare questa situazione, però, sono stata anche le tasse. Meglio, la mancata riscossione di parte di quanto i cittadini dovevano al Comune, con il conseguente benservito ad Equitalia.

“Il sindaco ha già detto che determinati benefit non sono più graditi, quindi ciascuno di noi assessori ha fatto un passo indietro su rimborsi spese, telefonini e tante altre cose che nel complesso incidono. Oggi in giunta abbiamo analizzato la questione degli ‘stipendi’ degli amministratori e abbiamo deciso di restare sul minimo previsto dalla normativa. Ci aspettano sacrifici e i primi a dover rinunciare a qualcosa devono essere gli amministratori”.

“Lo stato attuale delle risorse economiche e la situazione di cassa indurranno ad un grande sforzo organizzativo, sacrifici e rinunce, ma la soluzione che viene proposta consentirà al Comune di mettere in sicurezza la propria situazione finanziaria e di riscrivere la prospettive e gli obiettivi per i prossimi dieci anni” conclude Montaldo.

Al centro del Consiglio comunale anche il centro di accoglienza per migranti, con la maggioranza che ha riaffermato la sua posizione sul progetto (sospeso) di hub e l’intervento diretto sulla questione da parte del sindaco Ilaria Caprioglio.

Tra i punti all’ordine del giorno diverse interpellanza, come quella del consigliere Daniela Pongiglione sul futuro dell’ospedale San Paolo. Ha risposto l’Assessore ai Servizi Sociali Cristina Bellingeri, offrendo tutte le rassicurazioni del caso, assicurando pieno sostegno al nosocomio savonese, espresso recentemente anche da una delibera di Giunta in favore della difesa dell’ospedale di Savona.

Altra interpellanza del consigliere Pongiglione sulla piattaforma Maersk: “L’amministrazione comunale condivide le preoccupazioni su come la piattaforma possa impattare sul litorale savonese – ha detto l’assessore Pietro Santi -. La commissione di inchiesta è stata chiusa, ma siamo disponibili a trattare l’argomento in una commissione consiliare e a concedere la sala rossa per una riunione sulla questione”.

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