Savona. “La gente vomitava… Tutti urlavano e scappavano senza sapere cosa fare”. Parole forti, scioccanti, quelle dei testimoni che ieri sera si sono visti piombare addosso una vettura a folle velocità nella zona del Prolungamento a Mare di Savona.
Al volante di una Ford Ka, di colore grigio, un moldavo, Vasili Vartic, 32 anni, che ha imboccato il lungomare Tobagi, con l’auto che ha sfrecciato a 120 km/h in direzione di piazzale Eroe dei due Mondi. Dopo aver percorso la passeggiata dove ci sono chioschi e le giostre, una volta arrivato all’incrocio con corso Mazzini ha fatto una retromarcia a fari spenti e poi la sua corsa è finita in via XX Settembre, quando è stato bloccato e arrestato dalla polizia, con gli agenti che hanno evitato il linciaggio del conducente.
A parlare è uno dei giostrai del Prolungamento a Mare, che ancora a fatica per quanto visto e vissuto racconta quei drammatici momenti: “Stavamo davanti al monumento di Garibaldi, quando abbiamo notato la vettura arrivare una prima volta intorno ai 50-60 km/h, pensavamo avesse litigato con la ragazza… Ero con i miei figli, quando all’improvviso ho rivisto l’auto ritornare a quella folle velocità, vicino alla gente e ai bambini, con un mio collega che gli ha tirato anche uno sgabello, poteva fare una strage…”.
“Difficile ricordare e raccontare, è una cosa che pensavo potesse avvenire solo nei film… E tanta paura e tanto terrore non li avevo mai visti: spero che ora ci sia una pena davvero esemplare”.
“Non abbiamo capito il perché del folle gesto, sappiamo solo che è passato ad una velocità incredibile e che solo per un caso non ha ucciso qualcuno”.
Tante le famiglie e i cittadini presenti sul lungomare savonese che hanno assistito alla scena, con l’auto lanciata a folle velocità che è passata vicinissima ad un tappeto elastico dove stavano giocando dei bambini. Si sono vissuti momenti di vero panico, con il guardiano dei Bagni Savona costretto a far scattare l’allarme quando i passanti per sfuggire alla corsa della vettura hanno iniziato a calarsi dalla ringhiera della passeggiata per gettarsi nello stabilimento balneare.
“Mi sembrava quasi un’auto truccata dal rumore… poi ho visto la gente che scappava con il terrore negli occhi e i bambini piangere… C’era molta gente ed è andata bene. Sicuramente non ha voluto emulare quello che è successo a Nizza, mi hanno detto che era ubriaco su una vettura rubata, ma quanto successo dimostra anche la totale mancanza di sicurezza e controlli in questa zona di Savona” dice un altro giostraio, testimone della corsa impazzita dell’auto.
“Una bambina con una mamma è arrivata da noi disperata… Altri erano tutti terrorizzati” dice il titolare di un bar a pochi metri di distanza dalla passeggiata che ieri sera si è visto arrivare nel locale i savonesi che stavano fuggendo dall’auto impazzita che sfrecciava sul lungomare. “Avevano paura che venisse anche qui, che sfondasse la vetrata… Ho cercato di tranquillizzarli fino a quando non è finito tutto”.