Albenga. E’ arrivato ad Albenga intorno alle 15.30 il feretro di Diego Turra, l’assistente capo di 52 anni che da un anno viveva ad Alassio, morto in servizio durante il servizio di ordine pubblico per l’emergenza migranti al confine di Stato.
Dopo l’autopsia eseguita questa mattina alla camera mortuaria dell’ospedale Borea di Sanremo dalla dottoressa Sara Candosin su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di Imperia Alessandro Bogliolo, la magistratura ha restituito la salma alla famiglia, che ha deciso di allestire la camera ardente presso il distaccamento della polizia stradale di Albenga. La camera resterà aperta dalle 16 alle 21 di questa sera.
Ad accogliere il feretro è stata una folla commossa di parenti, amici e colleghi dell’agente, i sindaci di Albenga e Alassio Giorgio Cangiano ed Enzo Canepa, i parlamentari Franco Vazio e Anna Giacobbe, il questore Giovanni Signer e il prefetto Giorgio Manari. Ma più in generale il lutto e il dolore per la scomparsa dell’agente, molto noto e apprezzato per le sue qualità umane, ha colpito l’intera comunità ingauna.
Domani, al funerale fissato per le 16 alla cattedrale di San Michele di Albenga, parteciperà anche il capo della polizia Franco Gabrielli e tutte le autorità civili e militari della provincia di Imperia e di Savona. Saranno presenti anche i colleghi del reparto mobile di Genova Bolzaneto e le delegazioni sindacali che hanno seguito da vicino tutta la vicenda.
Oltre ai sindaci di Albenga e Alassio, nel pomeriggio è arrivato anche il messaggio di cordoglio del sindaco di Savona Ilaria Caprioglio che sarà presente domani ai funerali del poliziotto: “A nome della Città di Savona, esprimo cordoglio per la scomparsa dell’agente, originario della provincia di Savona, e vicinanza a tutte le Forze dell’Ordine, impegnate quotidianamente a servire il proprio Paese” ha dichiarato Ilaria Capriogilo.