Intervento

Piaggio, i sindacati in Regione: “Far rispettare l’accordo di programma”

Piaggio Aero villanova lavoratori

Regione. “Massima attenzione su una vertenza potenzialmente esplosiva, che rischia di diventare la più impattante in Liguria dal punto di vista occupazionale e una vera e propria bomba sociale”. È il pensiero di Andrea Melis, portavoce del MoVimento 5 Stelle, al termine dell’incontro con le rappresentanze sindacali di un’azienda che rischia 600 esuberi su 1200 persone: praticamente la metà del totale.

“Serve un piano industriale chiaro e serio che abbracci entrambi gli stabilimenti – prosegue il consigliere regionale M5S – Genova, ad esempio, sta pagando ancora l’errore di progetto di uno stabilimento privo delle caratteristiche tecniche per giustificare lo stesso piano industriale”.

“Esiste un accordo di programma datato 2014 che va garantito e tutelato – conclude Melis – Ma ciò sarà possibile solo in presenza di liquidità e di un management affidabile e credibile. Altrimenti bisogna fare nuove valutazioni e percorrere strade diverse”.

Dal canto suo, il Pd si dice “fortemente impegnato sulla vicenda Piaggio insieme al Governo. Oggi il gruppo consiliare del Pd ha incontrato i sindacati e continuerà a portare le istanze dei lavoratori all’attenzione di Palazzo Chigi”.

“Su Piaggio assistiamo a un grande fallimento della politica del Governo. Anzitutto per la sua decisione di puntare su Villanova d’Albenga, un sito del tutto inadeguato per lo sviluppo del settore aeronautico: hangar troppo piccoli per la costruzione dei nuovi velivoli, pista non omologata per i collaudi – aggiunge il consigliere di Rete a Sinistra Gianni Pastorino – Nel frattempo si creavano i presupposti per la chiusura dello stabilimento di Sestri Levante. Un errore drammatico, che oggi paghiamo doppiamente”.

Messe in ginocchio le costruzioni aeronautiche, l’unica speranza di rilancio resta il settore militare: “Oggi il fondo arabo che detiene la proprietà dell’azienda chiede in modo diretto se il Governo intenda mantenere gli impegni sul nuovo drone da ricognizione – sottolinea Pastorino – L’esecutivo deve mostrare le carte, esplicitare l’accordo; tenendo conto che si tratta di militare, quindi la questione è molto delicata”.

“Sul fronte dell’occupazione, i lavoratori chiedono invece che siano mantenuti gli impegni assunti con l’accordo di programma del 2014: un accordo che è costato sangue. Ora i sindacati chiedono al Premier un incontro chiarificatore per il prossimo 5 agosto – ricorda Pastorino – In questo quadro si inserisce l’intervento cruciale della Regione, che deve assumersi l’impegno di spingere perché questo incontro avvenga, assicurando la sua presenza. La Liguria sia anzitutto una comunità che difende il suo apparato produttivo”.

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