Bergeggi. Un approdo per imbarcazioni non a motore (canoe e barche a remi), la possibilità di far sbarcare piccoli gruppi di turisti, ma nel massimo rispetto dell’ambiente e del luogo, suggestivo, dell’isola di Bergeggi. Per il primo lotto ci sono i soldi messi a disposizione dal ministero (70 mila euro ndr). Ma c’è uno step da superare. L’isolotto è di proprietà della famiglia di albergatori Zunino. “A settembre incontreremo la proprietà – anticipa il sindaco Roberto Arboscello – per studiare insieme soluzioni condivise e non perdere il finanziamento già disponibile”.
Ma c’è un’altra importante novità che arriva dal Ministero dell’Ambiente. Per le aree marine protette ci sono a disposizione (in tutta Italia ndr) un milione e 785 mila euro. E’ stata appena pubblicata una nuova direttiva, in continuità con la precedente, che mira al consolidamento delle attività già avviate sul modello sperimentale di rendiconto naturalistico e prevede la mappatura del patrimonio ambientale e dei servizi ecosistemici, la contabilizzazione dei costi ambientali e la valorizzazione degli impatti economici sulle attività antropiche.
La direttiva è stata firmata dal ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti attraverso specifiche linee guida, coerenti con la Strategia nazionale. Anche in questo caso, le aree marine protette sono tenute a presentare alla Direzione generale competente del ministero le relazioni sulle attività svolte, in un arco di tempo compreso tra il 30 novembre di quest’anno per il primo report e il 30 aprile 2017 per quello finale.
“Da anni il Comune è impegnato nella tutela e nella valorizzazione dell’area protetta di Bergeggi – dice a questo proposito il sindaco Roberto Arboscello – Ogni anno mettiamo a disposizione una borsa di studio con un progetto che vede l’intervento dell’Università degli Studi di Genova e di biologi e studiosi di istituti internazionali. E’ un lavoro che rispetta fedelmente le direttive ministeriale. Il nostro auspicio quindi è quello di poter accedere a quei finanziamenti che sono importanti per continuare studi e progetti di valorizzazione dell’area naturale di Bergeggi”.