L'intervento

Per Giovanni Toti la riforma delle forze dell’ordine “incasina il Paese”

Il governatore della Liguria si è detto contrario alla soppressione del corpo forestale dello Stato

frecce tricolori maroni toti

Liguria. Dal palco del Caffè della Versiliana, nel comune di Pietrasanta, il governatore della Liguria, rispondendo ad una domanda diretta del comitato “Foresta Foresta” sulle intenzioni della sua Regione circa un eventuale ricorso alla corte costituzionale contro il Decreto legislativo sulla soppressione del Corpo Forestale dello Stato, ha sentenziato con chiarezza il suo giudizio negativo sulla riforma recentemente licenziata dal governo Renzi.
Giovanni Toti, dopo aver ricordato che in Parlamento tutto il centro-destra ha votato contro la legge delega che dava mandato al Governo di riorganizzare le forze di polizia prevedendo l’eventuale soppressione del Corpo Forestale dello Stato, ha voluto chiarire il suo pensiero dichiarando che questa “è una di quelle riforme che invece di semplificare incasina questo paese”.
Questo anche in considerazione del fatto che le regioni “hanno già tutti i fatti loro ad assorbire la cancellazione della polizia provinciale che era quella che si occupava di bracconaggio, pesca e funghi”.
Il presidente ligure ha infine dichiarato che si consulterà coi colleghi governatori di centro-destra (Maroni della Lombardia e Zaia del Veneto) in occasione della prossima riunione della conferenza delle regioni del 4 settembre, per decidere se promuovere congiuntamente ricorso alla Corte costituzionale contro il decreto legislativo di prossima pubblicazione con il quale è stato deciso dal Governo Renzi l’assorbimento dei forestali nell’Arma dei Carabinieri.
Anche Daniela Santanchè, presente in prima fila, ha, al termine del dibattito, plaudito la battaglia che la senatrice forzista, Anna Maria Bernini, fece in parlamento contro la legge delega n. 124 del 2015 proprio sul riordino delle forze di polizia.

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