In preghiera

Duemila persone al “Ganesha Festival”, la festa di fine estate di Altare

Tra rituali, canti, danze e cibo tradizionale il principale centro induista in Europa si è animato della presenza di migliaia di devoti

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Altare. Duemila fedeli delle comunità induiste hanno partecipato, come ogni anno, in località Pellegrino ad Altare al “Ganesh Festival”.

I pellegrini sono arrivati anche dall’esterno per poi ritrovarsi, come vuole la tradizione, alla ricorrenza dedicata al dio Ganesh. I festeggiamenti si sono svolti presso il Tempio di Shri Lalita Mahatripurasundari che sorge all’interno del Monastero (Matha) Svami Gitananda Ashram.  Il tema della preghiera è stata la pace e la quiete degli elementi. Quest’anno, una statua della divinità Ganesh è stata portata in processione.

E così tra rituali, canti, danze e cibo tradizionale il principale centro induista in Europa si è animato della presenza di migliaia di devoti principalmente dell’India e dello Sri Lanka provenienti da tutta Italia, dalla Francia e dalla Svizzera. Giovani, adulti, anziani; molti di essi carichi di cibo da consumare durante la giornata, hanno camminato a lungo sotto il sole, nell’ultima calda giornata di agosto. Poi, tutti in fila ordinatamente, pregando, nell’attesa di poter entrare nel tempio.

In Italia, secondo le stime, i devoti alla religione induista sono un milione. In un certo senso questo è il centro principale dell’Unione Induisti Italiana, dove gli induisti di varie tradizioni e provenienze, sia dell’India e non, si riuniscono. Altare è anche un luogo di formazione monastica: c’è un tempio con molte divinità che rappresentano quel Dio che è uno ma si manifesta in molti nomi. Oggi nel monastero soggiornano una dozzina di persone, tra le quali alcuni monaci italiani.

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