L'intervento

Conti comunali in rosso, i timori di Verdi e Noi per Savona

La paura è che a rimetterci siano solo le fasce deboli

Comune di Savona - Palazzo Sisto

Savona. “Purtroppo a Savona sta finendo come da tempo avevamo denunciato: una situazione economica del Comune estremamente difficile a cui si associa un grave e pesante indebitamento rischiano di portare la città sul baratro”. Così Gabriello Castellazzi, co-portavoce verdi Savona, Mirella De Luca, co-portavoce verdi Savona, e Danilo Bruno, consigliere federale Verdi, intervengono sulla situazione del capoluogo provinciale.

“Noi Verdi, che da sempre denunciamo questa grave situazione, dobbiamo ancora una volta prendere le distanze dalla Giunta Comunale della sindaca Caprioglio a trazione leghista. Si sta infatti annunciando un piano decennale di rientro finanziario,che vedrà quasi sicuramente pesanti aumenti tariffari e una scure,che colpirà, da quello che si preannuncia, i ceti piu’ deboli a cominciare dalle famiglie a basso reddito e dalle persone anziane. In tal senso i Verdi chiamano le organizzazioni sindacali, lavoratori, lavoratrici, pensionate e pensionati alla mobilitazione affinché venga cambiata una manovra finanziaria che si annuncia estremamente pesante per i ceti più deboli”.

“Nel contempo riteniamo necessario denunciare almeno tre gravi carenze: in primo luogo, a cominciare dall’assessore allo sport per la manutenzione degli impianti e in nome di un presunto risparmio di risorse pubbliche, si annuncia la possibilità dell’intervento di privati in molti aspetti della vita cittadina lasciando intravedere ciò che noi temiamo ovvero in nome della necessità di ‘fare cassa’ via libera a tutti i possibili interventi edilizi in città, che, a cominciare dalla progettata sistemazione di via Nizza, rischia di far subire a Savona una pesante colata di cemento senza alcun riguardo per l’ambiente e per il territorio cittadino” spiegano i tre.

“In secondo luogo non si coglie in alcun modo la necessità di ricorrere ad una radicale riorganizzazione di ATA affinche’ si possa giungere in poco tempo ad un sistema di raccolta dei rifiuti,che premi chi spreca meno e favorisca la riduzione e il riuso oltre alla raccolta differenziata.Un simile sistema può richiedere un investimento iniziale ma sicuramente porterebbe alla nascita di un sistema economico virtuoso e circolare con la produzione di nuovi posti di lavoro; in terzo luogo si annuncia il cambio delle lampadine….per spendere meno quando la città avrebbe bisogno di un effettivo piano energetico,che porti ad un sostanziale incremento delle fonti rinnovabili da collocare su tutti gli edifici pubblici e su quelli privati da favorire attraverso una adeguata politica di incentivi ma anche occorre passare finalmente ad un sistema di gestione da parte di ESCO,che puntano al miglioramento dell’efficienza energetica nelle città attraverso uno studio preparatorio e una programmazione degli interventi,che ha sempre portato ad un miglioramento dell’efficienza energetica ma anche a sostanziali ed evidenti risparmi delle risorse pubbliche” aggiungono Verdi e Noi per Savona.

“I Verdi chiedono al centrodestra cittadino e alla sindaca di Savona di cogliere l’occasione per un radicale mutamento della crescita cittadina senza colpire come sempre le fasce piu’ deboli anche se purtroppo crediamo che le nostre proposte e le nostre idee,come con il centrosinistra,rimarranno solo sulla carta e inascoltate” concludono Castellazzi, Bruno e De Luca.

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