Savona. “Diario di un materasso abbandonato. Giorno 6: tutto bene. La mimetizzazione procede secondo i piani, non mi ha ancora visto nessuno”. Inizia così, con la giusta dose di ironia, un post sul gruppo Facebook “Una Passeggiata per Savona”, dedicato alle segnalazioni di problemi, carenze e disservizi in giro per la città.
A corredo un’immagine del prode materasso, tutto intento nella sua opera di mimetizzazione a caccia del record olimpico. La sua Rio 2016 è Zinola, tra via Frumento e corso Svizzera: “praticamente a 500 metri scarsi dall’Ata”, fa notare qualcuno. Nonostante questo è molto più comodo abbandonarlo accanto a un cassonetto che fare quel mezzo chilometro di sforzo. E mentre si accende la polemica tra chi difende gli operatori ecologici (“Non è certo colpa degli addetti allo svuotamento dei cassonetti se la maggior parte dei cittadini non ha senso civico”) e chi li incolpa (“Ma i dipendenti Ata che passano a svuotare i cassonetti non lo hanno visto per 6 giorni? Impossibile”), ecco sbucare l’idea geniale, quella con il giusto tocco di memorabilità.
Nasce tutto per caso, quando qualcuno fa notare che “Salendo da via Mignone potete trovare una brandina pieghevole che va giusto giusto bene per il materasso”. Uno più uno fa due: un breve giro in macchina ed il letto è fatto. Ma dato che l’appetito vien mangiando, perché non proseguire? “Appena più su – avverte un utente – si possono trovare: sdraio pieghevole, macchinetta del caffè e poltrona in pelle”. “E anche una sedia”, aggiunge un altro. Pezzi di puzzle per sala e cucina che iniziano ad andare al loro posto: e “se servono bottiglie in vetro e cassette in plastica le potete trovare in via Repusseno”. Mentre in via Marenco si trovano una macchina per fare il pane e uno scivolo da giardino.

Insomma, con il “Cassonetto Tour” è possibile arredarsi casa in maniera totalmente gratuita. Si tratta ovviamente di una provocazione, ma in effetti le foto sul gruppo di cassonetti straboccanti e di masserizie abbandonate non si contano più. In attesa del giro di vite promesso dal sindaco Ilaria Caprioglio e dall’assessore al ciclo dei rifiuti Pietro Santi, che da settembre daranno il via ad un lungo lavoro di sensibilizzazione e repressione del fenomeno, ai cittadini rimasti in città per Ferragosto non resta che segnalare il tutto su “Una Passeggiata per Savona”, nella speranza che questo si traduca in un intervento.

Da tempo infatti il gruppo è divenuto un riferimento “semi-istituzionale” per questo tipo di problematiche: un metodo rapido e alla portata di tutti, bastano poche righe dallo smartphone, magari una foto e un tag all’assessore di turno, et voilà, si è certi che la segnalazione sia giunta “a chi di dovere”. Capita così che un utente avvisi l’assessore alla Sicurezza Paolo Ripamonti: “Ore 10,30, impossibile transitare in via Fontanassa nella strada del campo nomadi, campers posteggiati su ambo i lati con persone sedute su sdraio e seggiole varie in mezzo alla strada che ne rendono impossibile il passaggio”. E poco dopo il “mi piace” dell’assessore garantisce la ricezione del messaggio.
La stessa cosa accade con l’assessore alla Protezione Civile Maurizio Scaramuzza: qualcuno gli segnala che il cancello del parco pubblico di via Amendola spesso resta aperto per errore e lui prontamente replica “Ricevuto… Non ne sapevo nulla…. Settimana prossima ci lavoro”. Res Publica 2.0, la partecipazione dei cittadini si è evoluta: chissà quando lo farà anche la coscienza civica…