La lettera

Seveso III, il consigliere regionale Melis “interroga” Infineum e Zincol

L'esponente del M5S si è rivolto alle aziende e ai sindaci dei due comuni per verificare il rispetto della direttiva europea

Open Day all'Infineum di Vado

Vado L. Una lettera indirizzata ai rappresentanti legali delle aziende Zincol Ossidi, prossima al trasferimento a Cairo Montenotte, e Infineum Italia di Vado Ligure, e ai rispettivi sindaci dei due comuni, per verificare il rispetto della Direttiva europea Seveso III in tema di rischio di incidenti rilevanti connesso al trattamento di sostanze pericolose.

È l’iniziativa avviata dal portavoce del MoVimento 5 Stelle Liguria, Andrea Melis, che ha voluto conoscere dai diretti interessati le iniziative messe in atto da politica e aziende, ognuno per le sue competenze, per garantire la sicurezza di lavoratori e cittadini e la salvaguardia del territorio.

“La Seveso III è stata recepita ufficialmente dall’Italia il 1° giugno 2015 e detta prescrizioni particolarmente stringenti in materia di tutela del lavoratore, ma sulla reale attuazione poco o nulla si è detto e scritto, e l’argomento torna d’attualità esclusivamente in caso di emergenza – riflette Melis – Con questa azione il MoVimento 5 Stelle prova a fare luce sul tema, puntando l’obiettivo su due aziende del territorio savonese che trattano quotidianamente sostanze pericolose”.

In particolare, Melis si è rivolto alla Infineum di Vado e alla Zincol Ossidi per chiedere se le aziende superano le concentrazioni di soglia di sostanze pericolose e se, in caso di superamento, i rapporti di sicurezza siano a norma, se esista un piano d’emergenza interno adeguato alla nuova normativa e un documento che definisca la politica aziendale sulla prevenzione dal rischio di incidenti rilevanti.

Contestualmente, il portavoce M5S ha ricordato ai sindaci dei due comuni l’obbligo di integrare al proprio piano urbanistico, e rendere pubblico sul sito web comunale, l’elaborato tecnico relativo al controllo dell’urbanizzazione nelle aree in cui sono presenti gli stabilimenti.

“L’iniziativa rientra in un’attività di vigilanza e controllo che rientra nelle mansioni dei consiglieri regionali d’opposizione – osserva Melis – Abbiamo voluto chiedere chiarezza e trasparenza alla politica e all’azienda del nostro territorio su un tema tanto importante quanto taciuto. Da loro attendiamo risposte precise e puntuali, come meritano lavoratori e cittadini”.

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