Savona. Si riunito per la prima volta questa mattina il nuovo Comitato Portuale ricostituito dal presidente dell’Autorità Portuale di Savona Gian Luigi Miazza.
Teoricamente dovrebbe restare in carica per i prossimi quattro anni, ma con la riforma portuale avrà vita molto più breve. Oltre che da Gian Luigi Miazza, presidente è composto da Vincenzo Vitale, comandante del porto, vicepresidente; Anna Maria Campanella, dirigente dogana di Savona; Raffaele Pentimalli, primo dirigente Provveditorato Opere Pubbliche sede di Genova; Giovanni Toti, presidente Regione Liguria; Monica Giuliano, presidente Provincia di Savona; Ilaria Caprioglio, sindaco di Savona; Roberto Arboscello, sindaco di Bergeggi; Gianluca Nasuti, sindaco di Albissola Marina; Luciano Pasquale, presidente Camera di Commercio Riviera di Liguria.
Spazio anche per Roberto Ferrarini, rappresentante degli armatori; Giorgio Blanco, rappresentante degli utenti; Carlo Merli, rappresentante delle imprese terminalistiche; Gerardo Ghigliotto, rappresentante degli spedizionieri; Ettore Campostano, rappresentante degli agenti marittimi; Mirella Bologna, rappresentante delle imprese ferroviarie; Franco Ghiglione, rappresentante degli autotrasportatori; Claudio Schivo, Alberto Panigo, Piero Tonda, Franco Paparusso, Roberto Speranza, rappresentanti dei lavoratori delle imprese; Antonella Montano, rappresentante dei dipendenti dell’Autorità portuale.
Il neo-ricostituito Comitato, come detto, è composto da alcune facce nuove e oggi si è riunito per la prima volta. Il paradosso è dato dal fatto che potrebbe essere oggetto di un “rimpasto” già nelle prossime settimane (il 29 luglio, in particolare, cioè 12 giorni dopo il suo insediamento) a causa della nuova riforma portuale voluta dal Governo: “Abbiamo proceduto ricostituendo il Comitato Portuale perché era d’obbligo dare continuità al nostro Ente – spiega Miazza – Abbiamo ricostituito il Comitato Portuale con tutti gli elementi che sono stati nominati dalle varie organizzazioni e oggi nell’ambito della prima riunione abbiamo avuto cinque o sei new entries che hanno caratterizzato con la loro presenza l’inizio della nuova fase legata a questo Comitato”.
“Quanto durerà naturalmente lo determinerà la riforma ma è importante dare continuità all’operatività dell’Ente e oggi lo abbiamo fatto approvando le variazioni al bilancio preventivo che avevamo messo a punto. La decadenza dopo 12 giorni di ingresso è una delle possibilità, ma occorre analizzare il testo che verrà varato e poi vedere e dare le gambe a tutto quello che sarà contenuto in questa legge”.
Miazza ha vissuto una situazione simile già quattro anni fa: “La riforma dei porti è in discussione da molto tempo, ora siamo in una fase diversa da quella precedente. Ma come detto dobbiamo dare operatività al nostro Ente ed è quello che abbiamo fatto. Prenderemo atto di quello che si verificherà e andremo avanti nell’ambito dei testi che verranno varati”.
Al di là di questi aspetti, oggi il Comitato ha analizzato alcuni aspetti tecnici come il riassestamento del bilancio preventivo: “Il documento teneva conto di alcune variazioni che si sono verificate soprattutto legate agli investimenti che stanno procedendo e quindi degli stati di avanzamento dei lavori per i quali dovremo pagare e ci sarà quindi un esborso di denaro. Avevamo necessità di evidenziare questo in modo differente rispetto a quanto preventivato. Questa è la notizia positiva: i lavori proseguono”.
E a settembre il porto di Savona riceverà un ospite di prestigio: “Verrà a farci visita il coordinatore europeo del corridoio Reno-Alpi, il polacco Pawel Wojciechowski. Verrà a visitare i porti liguri e farà una visita anche a Savona per verificare lo stato di avanzamento di tutti gli importanti investimenti che abbiamo e soprattutto il loro collegamento con la parte intermodale e logistica che rappresenterà la vera novità del corridoio Reno-Alpi”.
Dal punto di vista delle modalità di trasporti, è il più complesso. Include il fiume Reno, una delle maggiori arterie navigabili del continente, e attraversa i territori con la più alta densità di popolazione europea (circa 70 milioni di persone). Sono gli stessi territori compresi nella cosiddetta “Blue Banana”, che include i principali centri economici e i porti dell’Unione, come Bruxelles, Rotterdam, Amsterdam, Antwerp, Zeebrugge, le regioni del Randstad, della Rhine-Ruhr e della Rhine-Neckar, Basilea e Zurigo, Milano e Genova.
Lungo tutto il corridoio, ogni anno vengo trasportate più di un milione di tonnellate di merci, portando ad un Pil di corridoio oltre i 2.700 miliardi di euro (dati del 2010) e generando con il 13 per cento della popolazione europea circa il 19 per cento del Pil dell’Unione.
Il corridoio, data la pluralità delle infrastrutture di trasporto coinvolte e le relative caratteristiche tecnologiche, ha rappresentato una sorta di importante terreno di prova per i corridoi ferroviari europei, chiamati a far fronte alle importanti sfide future (riduzione del traffico stradale, rumore, inquinamento delle aree urbane, sicurezza dei trasporti, implementazione del sistema Ermts, adeguamenti delle reti esistenti).
Al momento della visita di Wojciechowski, l’Autorità Portuale di Savona potrebbe essere diversa da come è oggi: “Porto di Savona o di Genova Due? Vedremo in quella data”, conclude Miazza.