Savona. “Il mondo delle partecipate savonesi dovrà essere rinnovato! Il più rapidamente possibile, ma i lavoratori del settore non si debbono toccare! A loro non può essere minimamente addebitata alcuna colpa, in particolare per quanto riguarda il complesso sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti”. Lo ha detto oggi il vice sindaco di Savona Massimo Arecco a margine del Consiglio comunale di Savona, tornando sul tema delicato delle società partecipate savonesi, in particolare Ata.
“L’organizzazione dell’intera filiera, però, a Savona, dovrà essere integralmente rivista e riorganizzata. Al riguardo dei vertici aziendali dovranno essere fatte tutte le più attente valutazioni in merito alle scelte effettuate fino ad oggi in materia di organizzazione, di strategie economiche, di gestione dei mezzi, di espansione nel territorio, di organizzazione del lavoro, ecc. : dovranno essere esclusivamente Loro che, casomai, dovranno essere valutati per i risultati fino ad oggi ottenuti, o solamente promessi. Non dimentichiamoci che la “spada di Damocle dell’eco-tassa è sempre incombente sulle nostre “teste, in quanto cittadini contribuenti”.
“Queste argomentazioni le dice il vice sindaco Arecco? No! Le dicono e le pensano i cittadini savonesi. Le pensano, ma, probabilmente, preferiscono essere silenti, la grande parte dei lavoratori delle aziende partecipate. Le conoscono gli addetti ai lavori. Purtroppo è sufficiente girare per le strade e guardare i cassonetti dei rifiuti, valutare la pulizia delle vie oppure andare in visita al cimitero comunale, per capire che, purtroppo, nella Nostra città, non tutto funziona come ci si aspetterebbe”.
E poi la metafora della ruspa per indicare il cambiamento radicale: “Cari amici politici dell’attuale Giunta, se la ruspa non la usiamo Noi, in un prossimo futuro, qualcun’altro lo farà al nostro posto! ma, in quel caso, non saremo più seduti dalla parte della cabina ad azionare i comandi! Auguro buon senso e buon lavoro a tutti Noi Amministratori del Comune di Savona e, soprattutto, buona ruspa a Tutti!” conclude Arecco.