Roccavignale. Undici ragazze che fanno parte del progetto accoglienza migranti sono arrivate la settimana scorsa a Roccavignale in Val Bormida. Sono rimaste solo quattro giorni, ma è bastato per far insorgere alcuni abitanti che hanno dimostrato di essere tutt’altro che accoglienti. Davanti al Comune è comparso uno striscione: “Lotta dura contro l’immigrato”. Chi lo ha sistemato è già stato identificato grazie alle telecamere a circuito chiuso del Comune. “Si tratta di una persona già nota che verrà multata per affissione abusiva”, dice il sindaco Amedeo Fracchia che ha subito stigmatizzato l’accaduto: “Siamo certamente preoccupati per quanto successo – dice – Sicuramente la prefettura deve dare delle linee chiare da condividere con le pubbliche amministrazioni. Occorre farlo in fretta prima che si possano verificare delle rivolte popolari che nessuno ovviamente vuole”.
Il gruppo delle ragazze accolte in paese era stato smistato in due diverse strutture extralberghiere: sette ai laghi del Dolmen dove lo scorso weekend si è tenuto il “Rokkafest” e altre quattro in località Strada.
Il sindaco Amedeo Fracchia che aveva avuto un lungo colloquio con la Prefettura di Savona aveva precisato che “si sarebbe trattato di una forma di accoglienza temporanea”.E in effetti così è stato: “Le ragazze ospitate nelle strutture del nostro comune hanno lasciato il paese dopo quattro giorni così come accordato con l’ufficio territoriale di Governo”.
Lo stesso primo cittadino ha anche aggiunto che “con la Prefettura c’è sempre stato un ottimo dialogo sulla gestione dell’emergenza migranti”. “Da amministratore comunale non potevo esimermi nel dare una risposta immediata alla richiesta che mi è arrivata dalla Prefettura – precisa Amedeo Fracchia – Ci siamo adoperati per accogliere le ragazze in strutture adeguate in attesa di un trasferimento in altre sedi o centri che saranno individuati in tempi brevi”.