Savona. Lo scorso 4 maggio il gup del tribunale di Savona Fiorenza Giorgi aveva pronunciato una sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste nei confronti dell’ex mister del Savona Calcio Ninni Corda, dell’ex consulente di mercato degli Striscioni Marco Barghigiani e dell’ex scouting del settore giovanile dell’Ascoli Silvano Santi. Una sentenza che, nelle scorse settimane, è stata impugnata dal pm Ubaldo Pelosi.
Toccherà quindi alla Corte di Cassazione pronunciarsi sul ricorso del magistrato savonese che contesta la decisione del giudice Giorgi di prosciogliere Corda, Santi e Barghigiani per i quali era stato chiesto un rinvio a giudizio per i reati di truffa ed estorsione. Secondo il pm Pelosi, la vicenda merita un approfondimento dibattimentale e per questo motivo ha presentato il ricorso sostenendo che ci sia stata una “violazione di legge” (perché il gup, di fatto, avrebbe anticipato il giudizio che toccava al dibattimento).
La notizia del ricorso è stata accolta con “serenità” da Corda come conferma il suo legale, l’avvocato Paolo Lavagnino, che lo assiste insieme ai colleghi Alain Barbera e Agostinangelo Marras di Sassari. “Io ritengo che ci siano grosse possibilità che il ricorso venga respinto e che sia infondato nonché ai limiti dell’ammissibilità. C’è la massima fiducia che venga confermata la sentenza della dottoressa Giorgi in Cassazione” precisa Lavagnino.
“Ho dei dubbi su regolarità dell’impugnazione, noi presenteremo una memoria difensiva per far dichiarare immediatamente inammissibile il ricorso” conclude l’avvocato Lavagnino. Alle parole del legale di Corda si è associato anche l’avvocato Paolo Gallinelli che assiste Barghigiani (la difesa di Santi è stata invece seguita dall’avvocato Silvia Ottonello). La fissazione dell’udienza davanti alla Corte di Cassazione dovrebbe arrivare nell’arco dei prossimi sessanta giorni.
Corda, Barghigiani e Santi erano accusati di aver intascato 16 mila euro da un calciatore semi professionista romano, Antonio B., con la promessa di un contratto con la squadra di Lega Pro per la stagione 2013-2014. Secondo le iniziali accuse degli inquirenti (cadute appunto in udienza preliminare) il giocatore, in cerca di un ingaggio nei professionisti, aveva chiesto aiuto a Silvano Santi, folignate, ex scouting del settore giovanile dell’Ascoli. Sarebbe stato lui ad indirizzarlo verso Corda e Barghigiani (allora consulente di mercato degli Striscioni) dopo essersi fatto consegnare 500 euro “a titolo di mediazione, prospettando la necessità di versare l’intera somma ai correi”.
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