Varazze. Otto mesi fa, era il mese di novembre, l’Unesco aveva inserito il Beigua tra i 120 geoparchi a livello internazionale, distribuiti in 36 Paesi del mondo, di cui 69 in Europa e 10 in Italia.
Pochi giorni fa due commissari dell’Unesco Global Geoparks, Ibrahim Komoo dalla Malesia e José Barrera dalla Spagna hanno valutato lo “stato di salute” del parco a cavallo tra le province di Savona e Genova. Il primo è stato per anni presidente della Rete dei Geoparchi Unesco dell’area asiatico-pacifica, il collega è membro del Comitato di Coordinamento della Rete dei Geoparchi Unesco in Europa. Il loro sopralluogo aveva come finalità quello di verificare le eccellenze ambientali, geologiche, culturali e storico-monumentali del Beigua, nonché le modalità gestionali condivise con le amministrazioni locali e i diversi portatori di interesse, ai fini del mantenimento del prestigioso riconoscimento come sito Unesco.
“Il risultato ottenuto al termine della visita durata quattro giorni – sottolinea il presidente Daniele Buschiazzo nonché sindaco di Sassello – è stato positivo. In termini numerici possiamo dire di aver ricevuto un bel 8 in pagella”.
In particolare i due alti commissari, durante il sopralluogo, hanno esaminato la gestione amministrativa, ma soprattutto gli interventi di salvaguardia del parco nel suo insieme. “La valutazione è stata positiva. E’ stato accertato che la gestione del Parco è eccellente e per noi rappresenta indubbiamente un certificato di eccellenza di notevole portata – aggiunge Daniele Buschiazzo – Va ricordato che nella sostanza il comprensorio del Parco del Beigua, riconosciuto fin dal 2005 come Geoparco nell’ambito delle reti internazionali, acquisisce adesso lo status di sito UNESCO in quella che è, a tutti gli effetti, la terza lista ufficiale a fianco della lista del Patrimonio dell’Umanità e della lista delle Riserve della Biosfera MAB e certamente di questo dobbiamo esserne orgogliosi”.
Tra l’altro il fatto stesso di essere un Geoparco riconosciuto dall’Unesco ha una valenza importante anche per i Comuni che si affacciano sul vasto territorio del Beigua. “E’ certamente un valore aggiunto in termini di promozione all’estero e soprattutto un riconoscimento prestigioso del quale, soprattutto gli stranieri che vengono nei nostri Comuni, tengono conto. L’Unesco ha premiato no solo le caratteristiche ambientali e storico-culturali del sito del Beigua, ma anche le modalità gestionali adottate per valorizzare e promuovere lo sviluppo locale in questo territorio e che costituisce una formidabile opportunità di visibilità e di promozione turistica”.
Ma lo sforzo per rendere ancora più visibile il lavoro attento, importante e fondamentale realizzato dall’ente Beigua prosegue: “Abbiamo appena posizionato la cartellonistica per far conoscere i coralli della Maddalena, unici perché questi “tesori”costituiscono i fossili che ricostruiscono la storia di quest’area. Qui un antico mare caldo ricopriva, circa 30 milioni di anni fa, gran parte dell’area di Sassello e Maddalena nella quale vivevano squali e balene”. A Santa Giustina, poco distante da Sassello, una grande varietà di fossili di ambiente paludoso indica ad esempio che, sempre nello stesso periodo, prosperavano grandi mammiferi (ippopotamo ancestrale) e alberi di tipo tropicale (palme).