Alassio. Era una baby gang spietata: depredava i bagnanti di portafogli, cellulari e occhiali di marca approfittando di coloro che lasciavano incustoditi zainetti e borse, oppure li aggredivano dopo averli inseguiti sul lungomare o sul molo.
Alla fine la polizia di Stato ha arrestato cinque marocchini, tutti con una sfilza di precedenti penali alle spalle, di età compresa tra i 18 e i 22 anni. Proprio il più giovane, diventato maggiorenne il 6 luglio scorso, aveva collezionato cinque denunce per rapina, sebbene compiute fuori dai confini regionali.
Fatale l’ultimo colpo compiuto oggi sul pontile Bestoso. I cinque hanno seguito la “preda”, un sedicenne di Alassio. Stava riponendo il portafogli e le chiavi dello scooter nello zainetto quando è stato circondato dal branco e quindi assalito come tante volpi affamate: ne è nata una colluttazione nel corso della quale è intervenuto anche un amico del sedicenne. Il gruppetto di delinquenti è riuscito a sfilargli 50 euro dal portafogli a minacciarlo di morte mimando il taglio della gola se avesse avvertito le forze dell’ordine. La vittima non si è persa d’animo: ha chiamato il 113 e tre pattuglie si sono lanciate all’inseguimento dei cinque marocchini che sono stati avvistati in piazza Sant’Ambrogio e fermati in via Adelasia, poco oltre la ferrovia. Uno degli agenti, mentre bloccava uno dei ragazzi della gang, è rimasto contuso ed è dovuto ricorrere alle cure dei medici in ospedale. Ne avrà per dieci giorni. Tutti sono finiti in cella per rapina e resistenza a pubblico ufficiale in attesa del processo per direttissima che sarà celebrato domani in tribunale a Savona.
Ma le indagini del commissariato di polizia non si fermano qui. C’è più di un sospetto sul fatto che i cinque possano essere gli autori di altri colpi, effettuati con le stesse modalità, anche nelle settimane scorse, sempre ad Alassio e sempre con bagnanti vittime di rapine e borseggi anche violenti.