Albenga. “La proroga non era e non è fattibile da un punto di vista tecnico e normativo, in quanto è stata messa in atto una rescissione del contratto da parte della Regione che prevede una certa procedura, che si è conclusa con il nuovo bando destinato all’ingresso di un nuovo soggetto sanitario”. Lo ha sottolineato questa mattina il commissario Asl 2 Eugenio Porfido parlando del nuovo bando di gara europeo per l’ortopedia privata di Albenga, dopo l’annunciata chiusura di Gsl che avverrà alla fine di questo mese.
Sul reparto di ortopedia dell’ospedale di Albenga resta aperta una vertenza sindacale e continua la dura lotta del territorio e dei sindaci dell’albenganese sul futuro del Santa Maria di Misericordia, delle sue funzioni e sue specialità sanitarie. “Questo non accadrà in quanto l’assessore regionale ha già chiarito che non ci sarà un depotenziamento dell’ospedale di Albenga” aggiunge Porfido.
Tuttavia, senza una proroga o qualche atto concreto, tra la chiusura di Gsl e l’arrivo del nuovo operatore ci potrebbe essere un “buco” di almeno due mesi, con pesanti ricadute sulle attività del reparto e di tutto l’indotto, come la riabilitazione (nei prossimi giorni è previsto un incontro specifico anche sulla clinica San Michele e le conseguenze provocate dalla chiusura di Gsl).
Anche sul futuro dei lavoratori il commissario Asl chiarisce: “Nel bando è presente la clausola sociale che prevede il riassorbimento dei dipendenti, ma non è legalmente possibile inserire un provvedimento che obblighi alla riassunzione di tutti i lavoratori. Chiaramente questo è l’auspicio, ma dipenderà dal nuovo soggetto privato che si aggiudicherà l’appalto e sul conseguente piano sanitario per il reparto”.
Secondo quanto riferito dal commissario al momento nessuna manifestazione di interessa diretta dopo la pubblicazione del bando: “Non abbiamo avuto richieste di incontri e sopralluoghi nel reparto albenganese, la gara è aperta ed è stata fatta in tempi ragionevoli” conclude Porfido.
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