Borghetto Santo Spirito. Loro ci avevano provato grazie anche al supporto di due consiglieri di maggioranza, ma sono stati “bruciati sul tempo”. La decisione di Giovanni Gandolfo di dimettersi dal suo incarico di sindaco di Borghetto è la conseguenza diretta (e nemmeno troppo inattesa) dell’iniziativa intrapresa dagli esponenti della minoranza consiliare Roberto Moreno e Bruno Angelucci (Pdl), Pier Paolo Villa (lista civica “Lega per Borghetto”) e Luigi Picasso (Gruppo Misto), che questa mattina hanno depositato a palazzo civico una mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino e della sua giunta.
Il documento in sé non rappresentava un ostacolo lungo il cammino che porta al completamento del primo mandato di Gandolfo (che scadrà il prossimo anno) se questo non fosse stato sottoscritto anche da due esponenti della stessa maggioranza, cioè dai consiglieri Maria Clara Arecco e Antonio Musuraca.
L’alleanza tra Moreno, Angelucci, Villa e Picasso con Arecco e Musuraca ha spostato clamorosamente gli equilibri all’interno del consiglio comunale. Allo stato attuale, infatti, Gandolfo non ha più i numeri per governare, trovandosi a poter contare soltanto su 5 degli 11 membri del parlamentino locale. La nuova e ampliata “fronda” di opposizione, infatti, detiene la maggioranza dei voti con 6 degli 11 consiglieri.
La mozione presentata oggi metteva Gandolfo davanti a due strade possibili: dimettersi di sua spontanea volontà o convocare in consiglio e discutere la pratica facendo contemporaneamente una verifica di maggioranza. Se Arecco e Musuraca avessero confermato le loro intenzioni e votato la sfiducia, l’amministrazione sarebbe stata costretta a lasciare.
Tutti questi scenari, però, sono stati resi vani dalla mossa a sorpresa del sindaco che, venuto a conoscenza della mozione e della “sfiducia” sottoscritta anche da due dei suoi, ha deciso di anticipare tutti e dimettersi lui stesso.
La minoranza consiliare non nasconde la propria soddisfazione: “Finalmente oggi termina l’amministrazione Gandolfo che è stata caratterizzata per tutto il suo percorso da un’evidente incapacità di rispondere alle più elementari regole di buona gestione politico amministrativa. Non per nulla è sfociata in un disequilibrio di bilancio annunciato per un ammontare di circa tre milioni e mezzo di euro”.
“Il modo di operare di questa amministrazione è stato chiaro sin dal loro primo atto di giunta, che ha dimostrato di anteporre gli interessi di alcuni al bene del proprio paese. Oggi, finalmente, riusciamo a liberare Borghetto Santo Spirito da amministratori inadeguati che purtroppo lasciano un paese in ginocchio che da oggi dovrà reagire con orgoglio per raccogliere i propri cocci e lavorare duramente per ritornare ad essere quello di prima”.

Proseguono i consiglieri di minoranza: “A causa delle scelte profondamente errate che sono state fatte da Gandolfo e la sua giunta abbiamo ormai degli uffici comunali che non riescono a dare le più semplici risposte ai cittadini ed alle necessità di ordinaria manutenzione del territorio. Il comando di polizia municipale è stato di fatto smantellato a causa del suo immotivato depotenziamento lasciando così il paese completamente sguarnito di controllo e sicurezza per i cittadini”.
Ma non solo: “Nel corso del tempo ci sono stati innumerevoli errori causati da incapacità nell’approvazione dei bilanci, nella convocazione dei consigli comunali, negli affidamenti di incarichi professionali. Le scelte di modificare i contratti sottoscritti con l’attuale ditta fornitrice del gas hanno causato gravi danni al comune in quanto si è rinunciato all’esecuzione dei lavori di asfaltatura e rifacimento degli impianti comunali a vantaggio dei privati ed a scapito della collettività. La scelta di affidare l’appalto della raccolta rifiuti in modo diretto senza procedere ad una gara ha causato l’innalzamento della tassa rifiuti di oltre il 40 per cento con un contestuale ed evidente peggioramento del servizio svolto”.

La minoranza ha fatto il suo lavoro, ma non è riuscita ad evitare il peggio: “Tutto questo, nel corso degli anni, è stato segnalato dai consiglieri di minoranza non solo durante i consigli comunali e sugli organi di informazione, ma anche alla Corte dei Conti, al Tar ed alla prefettura. Tutto ciò, purtroppo, ha avuto il suo triste epilogo in un disequilibrio di oltre tre milioni e mezzo di euro oltre agli altri danni che determinate scelte produrranno alla collettività”.
Ieri, come noto, la minoranza aveva chiesto al sindaco di lasciare l’incarico, ma senza fortuna. A dare loro una mano ci hanno pensato Musuraca e Arecco: “Durante l’incontro che si è svolto ieri la minoranza ha chiesto un atto di umiltà e responsabilità al sindaco Gandolfo che permettesse l’arrivo di un commissario per poter risolvere il problema al meglio ed al più presto, ma anche questa volta il sindaco e la sua giunta si sono dimostrati sordi. Dobbiamo ringraziare i consiglieri Arecco e Musuraca che con un loro gesto di grande responsabilità hanno compreso la gravità dell’attuale situazione ed hanno deciso di unirsi a noi per tutelare l’interesse pubblico prima di ogni altro”.

E ora arriverà un commissario prefettizio: “Tutti noi speriamo che i tecnici potranno così lavorare serenamente e con l’unico obbiettivo di trovare la soluzione più equa e più vantaggiosa per tutti i cittadini di Borghetto Santo Spirito, riducendo, il più possibile i danni che l’amministrazione Gandolfo ha causato al paese”.
leggi anche

Borghetto, la voce: “Il Comune non ha i soldi per gli stipendi dei dipendenti”. Ma l’amministrazione smentisce

Il Comune di Borghetto a rischio dissesto, il sindaco: “Errore che non dipende da noi”

Borghetto, nel bilancio un “buco” di oltre 2 milioni. Gandolfo: “Al lavoro per risolvere la situazione”

Borghetto, amministrazione e minoranza a confronto sul buco di bilancio: chiesto un “atto di responsabilità”

Borghetto senza amministrazione, l’ex consigliere Roascio: “Uniti per far rialzare il paese”

Buco di Bilancio a Borghetto, Assoutenti crea un comitato per tutelare cittadini e categorie
