Critico

Bombardier, sindacati sul piede di guerra: “Tagli al personale e commesse dirottate altrove: inaccettabile” fotogallery video

"L'azienda aveva sottoscritto un accordo, ma non ha intenzione di rispettarlo: scandalo tutto italiano"

Vado Ligure. La riduzione dei livelli occupazionali dello stabilimento e il dirottamento in altri paesi europei di carichi di lavoro che sarebbero dovuti essere assegnati a Vado Ligure. E’ questo il pessimo quadro emerso oggi dall’incontro tra il manager responsabile delle strategie industriali di Bombardier a livello euroopeo Philippe Craust e i rappresentanti sindacali dei lavoratori.

L’incontro è stato molto negativo: “Il manager – spiega Andrea Pasa della Fiom-Cgil di Savona – ha confermato i nostri timori. Craus ci ha annunciato che, a seguito della perdita della gara per il treno regionale, l’azienda ha intenzione di rivedere l’intero sistema produttivo a livello europeo. Così come siamo strutturati, ci ha detto, lo stabilimento non sta in piedi. Quindi la strategia del gruppo, che noi consideriamo inaccettabile, è quella di tagliare del 50 per cento i livelli occupazionali del sito di Vado e valutare la situazione del mercato italiano per quanto riguarda i treni merci (visto che non sono previste altre gare per il comparto dei passeggeri”.

Insomma, una vera e propria catastrofe: “Dall’incontro di oggi – sottolinea Pasa – emerge il fatto che non c’è alcun tipo di strategia industriale se non quella di ridurre i livelli occupazionali, non c’è alcun tipo di strategia industriale per quanto riguarda l’immediato e il futuro. Ma soprattutto, appare conclamato il fatto che in Italia gli accordi con le multinazionali non vengono rispettati mentre in altri paesi la stessa azienda che fa gli stessi accordi li mantiene”.

presidio bombardier a vado

Per Pasa e più in generale per i rappresentanti sindacali dei lavoratori “c’è un problema di affidabilità da parte delle multinazionali: firmano gli accordi e poi non li rispettano. Oggi, infatti, ci è stato detto che il patto siglato tempo fa non vale più in quanto è stato stabilito che la commessa che sarebbe dovuta essere assegnata a Vado resterà in Germania e anche quel poco che doveva finire nel savonese sarà dirottato in Polonia dove costa meno. Questa è l’ennesima presa in giro per il nostro territorio e più in generale per tutto il paese. E’ necessaria una rivisitazione delle regole rispetto al lavoro e alle multinazionali. Non è più possibile che soltanto noi rimaniamo col cerino in mano mentre gli stabilimenti degli altri paesi non solo non hanno problemi ma riescono anche a gestirli grazie al coinvolgimento delle istituzioni”.

Tornando al vertice di oggi: i numeri sono ancora da definire, ma alcuni dati sono già chiari e tutt’altro che rassicuranti. “Non ci hanno comunicato alcun dato certo – spiega ancora Pasa – ma dire che nella migliore delle ipotesi ci sarà la riduzione dello stabilimento del 50 per cento comporta il fatto che saranno coinvolte alcune centinaia di persone”.

presidio bombardier a vado

I sindacati sono pronti alla guerra: “Bene abbiamo fatto nei giorni scorsi a fare sciopero, bene abbiamo fatto stamattina a fare il presidio, bene abbiamo fatto ad avvisare le istituzioni qualche mese fa, quando ci era stata annunciata la perdita della gara per il treno regionale. Visto quanto ci è stato detto, è confermato con forza lo sciopero di quattro ore di domani. Inoltre, a partire dalle 13 tutti i lavoratori saranno in presidio sotto la sede di Confindustria in vista dell’incontro delle 14. Se domani ci faranno cenno di qualche numero a quel punto saremo legittimati a mettere in campo iniziative che non sono solo presidi ma di altro tipo”.

E per il futuro “i prossimi percorsi sono molto semplici: Regione e ministero. Come succede in tutti gli altri stabilimenti, anche le istituzioni regionali e nazionali ci devono mettere il becco. Non vogliamo restare col cerino in mano”, conclude Pasa.

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