Cairo Montenotte. “Inutile appellarsi semplicemente ad un’esigenza di sicurezza. Gli autovelox fissi e disseminati sul territorio non sono altro che una gabella per fare cassa come accade da anni con quello di Cassine nell’Alessandrino e sta accadendo da mesi sulla superstrada che collega Savona a Vado Ligure, nel tratto di pertinenza del Comune di Quiliano”. Lo dice senza troppi peli sulla lingua il sindaco di Cairo Montenotte Fulvio Briano a proposito dell’autovelox installato a Cosseria e che è stato attivato da pochi giorni.
Protestano gli automobilisti che contestano la scarsa visibilità dell’occhio elettronico, “una sorta di palo che si confonde con gli altri, parzialmente oscurato da un albero per chi transita in direzione Cengio, e con il cartello che avverte del controllo elettronico della velocità a ridosso, quando si è ormai nel raggio d’azione dell’apparecchio”.
Ed ecco allora che un sindaco, quello di Cairo, ha un jolly nella manica da giocare. Una proposta per evitare solo di bastonare chi percorre le strade valbormidesi. “La soluzione per i controlli? Quella di permettere ai Comuni di investire realmente sulle polizie municipali. Come? Sbloccando le spese a queste dedicate dal patto di stabilità e mettendo gli agenti sulle strade”, afferma il sindaco Fulvio Briano. A distanza risponde il sindaco di Roccavignale e consigliere provinciale Amedeo Fracchia: “Useremo il buon senso, quell’autovelox non è per fare cassa”.