Cairo Montenotte. Chi se non Andrea Rocca, studente universitario, ramo tecnica radiologica, con tanto di tirocinio presso l’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, può essere in grado di fare i “raggi x” alla Cairese, regina indiscussa del calcio mercato di Promozione?
Rocca, ex Finale (10 reti segnate), Albenga (14 centri), ha ufficialmente firmato per la Cairese, società che punta a risalire immediatamente in Eccellenza.
Il bomber loanese è un acquisto mirato del d.s. bormidese Cristiano Chiarlone, che ha voluto puntellare l’attacco con la sua presenza, ritenuta fondamentale anche da mister Giribone, per mirare, senza mezzi termini, al salto di categoria.
“Cosa ti aspetti da questa nuova avventura?”
“Sono felice di essere approdato in quel di Cairo Montenotte – attacca Rocca – Quella gialloblu è da sempre una piazza ambita e stimolante per chiunque; so perfettamente che ci si aspetta molto da me, dato che il nostro ‘fidanzamento’ si è concretizzato dopo un paio di annate di corteggiamenti…”
“Hai avuto l’occasione di parlare con mister Giribone?”
“Si, ci siamo sentiti spesso; il mister, oltre a essere molto preparato, è una persona schietta e sincera e mi ha prospettato il suo progetto calcistico, al punto che non vedo l’ora di ripagare tanta fiducia, sua, ma anche da parte di tutta la società”.
Nei recenti europei francesi chi ti ha colpito a livello singolo e di squadra?
“Il polacco Arkadiusz Milik (ndr, attaccante dell’Ajax Amsterdam, corteggiato da Napoli e Juventus) mi ha impressionato per la sua capacità di interpretare il ruolo dell’attaccante moderno, che – oltre a ‘far reparto’ -, deve diventare, in fase di non possesso palla, il primo difensore. A livello di squadra, invece, mi ha impressionato la nostra nazionale, che – pur senza grandi individualità – ha dato lezione di grande organizzazione di gioco. Peccato che Conte non abbia avuto, nella spedizione d’oltralpe, Marchisio, Verratti e Montolivo, che avrebbero innalzato la qualità, in fase di palleggio”
Ci sono nel calcio dei momenti esclusivamente poetici, quelli legati al goal… ogni rete è sempre un’invenzione, un’ineluttabilità, una folgorazione, una sovversione del codice, stupore, irreversibilità… questo raccontava Pier Paolo Pasolini… auguriamo dunque a Rocca (soprannominato il “Vardy de noiatri”) di diventare il miglior cannoniere poeta dell’anno.